In Ferrari hanno ritrovato chi sa leggere il regolamento tecnico della FIA ed ha sfruttato tutto questo tempo dato dall’epidemia del Covid 19 per andare a capire dove sarebbe stato possibile lavorare sia nel settore della meccanica, sospensioni in particolare, sia dell’aerodinamica per far sì che tutto si amalgamasse come è necessario ed è avvenuto.
Parallelamente si sono andati ad esplorare i sistemi di progettazione e di simulazione grazie anche la collaborazione istaurata con le ditte del settore di programmazione elettronica che si sono impegnate per far sì che la valutazione, sia della fase progettativa e di quella successiva della simulazione, avesse dei tempi di elaborazione molto più veloci in modo da non sgarrare sui limiti di utilizzo imposti dalla FIA. A parità di tempo più concretezza.
Il risultato di oggi è evidente e la F1-75 sembra avere il gran vantaggio di essere bilanciata ed affidabile, fatta salva l’avventura della monoposto di Sainz, ad Imola la situazione potrebbe essere il “tradizionale” asso nella manica per poter mantenere il vantaggio sinora dimostrato.
Imola è un tracciato completamente differente a fronte di quelli usati sinora. Non è piano, anzi, ed in almeno tre punti vi è una caratteristica che potrebbe essere ancora più efficace, rispetto a sinora, la trazione per mettere sull’asfalto tutta la potenza disponibile, anche a basso regime, con un asfalto che è quanto mai rugoso, in quanto stagionato.
Sono i punti, in salita, in uscita dalla curva della Tosa e la seconda delle Minerali e poi, dopo la seconda della Rivazza, per lanciare al massimo la monoposto nel lungo rettifilo, ora privo di varianti, e sino alla prima violenta staccata per poter tentare ed effettuare un sorpasso, i punti dove la trazione è molto importante.
C’è molta attenzione nel voler vedere come sulla F1-75 i tecnici sono intervenuti per incrementare ulteriormente e per i punti sopra citati la trazione. Parallelamente non bisognerà trascurare gli avversari anche se gli stessi hanno, sinora, detto ai 4 venti che il programma del fine settimana ad Imola non è idoneo per sperimentare delle novità consistenti, fatta salva la ricerca dell’affidabilità che per esse è stata sinora carente.