In attesa dell’ appuntamento del fine settimana sul circuito del Santerno viene gettata benzina sul fuoco delle polemiche che, guarda caso e non c’è da meravigliarsi, coinvolgono quella che i “garagisti” inglesi indicano apertamente come: “Ferrari & Partners“.
Ovvero, traducendo i Partners: Ferrari & Alfa Romeo ed Haas. Altrettanto ovvero il fattore di competitività raggiunta dalle squadre che ricevono i motori Ferrari che oggi vanno a punti, contrariamente a quanto avveniva in passato. Cosa che disturba gli altri in particolare se la situazione permane o migliora ulteriormente in vista della distribuzione dei “premi” in dollari a fine stagione.
Il cambio del regolamento tecnico ha portato ad avere in pista delle monoposto inedite e non solo per la presenza delle gomme da 18″ ma anche per il ritorno all’effetto “Venturi” che ha fatto scoprire l’inedito, per i progettisti di oggi, porpoising, il saltellamento per variazione del carico aerodinamico inferiore.
Nello stesso periodo la rivoluzione del Budget Cap, ha portato alcuni dei più “forniti” reparti corse della F.1 a dover ridurre ricollocare il proprio organico, manovrando in modo da impedire una diaspora alla concorrenza.
In Ferrari hanno fatto sì che le conoscenze non venissero totalmente disperse e sono state allocate, all’interno del reparto produzione di serie per travasare le esperienze sui tempi di progettazione e sviluppo, nei nuovi programmi per le gare di durata, ed in F.1 ampliando la collaborazione con le squadre “satelliti”, ovvero che montano in toto, o parzialmente come avviene per l’Alfa Romeo unica monoposto rientrata nel peso minimo concesso anche prima dell’ultimo aumento FIA, le parti meccaniche del posteriore.
Questa maggiore interazione ovviamente ha creato l’opportunità di un interscambio delle informazioni, dallo shake down della C42 a Fiorano, all’utilizzo in comune di alcune strutture come Galleria del vento &co in particolare per la Haas.
Dire che la situazione non è tra le più corrette ci sembra assurdo in un momento in cui le interconnessioni tramite internet possono avvenire ovunque ed in qualsiasi ora del giorno con chiunque e non solo nei pub intorno al circuito di Silverstone come avveniva negli anni 60 e 70 tra i tecnici ed i meccanici inglesi che li frequentavano.