- Autore articoloDi Alessandro Stefanini
- Data dell’articolo9 Aprile 2022
IK4RQJ, è la sigla del radioamatore che ha vinto la maratona di 365 giorni durante l’anno 2021, un campionato del mondo che ha visto per lui ben 12.168 collegamenti in fonia, per complessive 528 ore di “parlato” con 208 paesi nel mondo.All’anagrafe, Augusto Baldoni alla soglia dei 70 anni, ex ispettore di una nota banca nazionale, da pensionato vive nella bassa modenese e va molto orgoglioso di quella targa che sancisce il suo dominio a fronte di 2.000 partecipanti, dai 5 continenti, che Pete Parisetti scozzese di origini italiane, ha raccolto per questa iniziativa che rappresenta un must visto che tradizionalmente questi “Contest” tra radioamatori durano solo 24-48 ore.
Augusto Baldoni nella sua sede operativa
La filosofia di base del TBDXC è “because it’hard … NOT because it’s easy” (perché è difficile …. NON perché è facile) e la Dx Marathon della durata di un anno rispecchia perfettamente questa filosofia, con una peculiarità l’esclusivo collegamento “umano” in fonia senza utilizzi di soli contatti digitali e computerizzatiEd ora veniamo al sodo: cosa è la DX Marathon?
Essenzialmente è una gara in cui ogni partecipante ha l’obiettivo di collegare il maggior numero possibile di radioamatori, nel maggior numero di Paesi del mondo, nel maggior numero di Zone geografiche, nel maggior numero di bande di trasmissione. Il tutto utilizzando esclusivamente i modi di trasmissione “umani”, ossia la fonia e la radiotelegrafia (in gergo SSB e CW), escludendo quindi tutti i sistemi di comunicazione digitali e computerizzati. Le classifiche sono stilate divise per modo per potenza (quindi SSB e CW con potenze di trasmissione fino a 5 Watt, fra 5 e 100 Watt e oltre i 100 Watt).IK4RQJ,racconta:.“Sinceramente – dice – non avrei mai pensato di fare, in 12 mesi, 12.168 collegamenti in sola fonia. Avendo l’immensa fortuna di poter utilizzare un parco antenne al di sopra della media e di vivere in aperta campagna lontano dai rumori, la Maratona mi ha consentito di collegare e rendere felici tantissimi radioamatori, sparsi per il mondo, che dispongono di stazioni molto modeste, contenti di essere “arrivati” a Modena che molto spesso abbinano alla Ferrari ed a Pavarotti. Ricordo ancora la gioia di un corrispondente degli USA che non voleva credere al fatto di essere arrivato in Italia con 1 solo watt di potenza ed un’antenna realizzata con del semplice cavo elettrico appeso ad un albero: stava trasmettendo dal Central Park di New York. Nel corso dell’anno ho collegato anche diversi amici radioamatori ultra novantenni che mi hanno fornito una palese dimostrazione di come si possa invecchiare fisicamente mantenendo però agile il cervello. E poi la soddisfazione di sentire persone già collegate più volte che mi chiamavano solo per