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Se non vuoi inquinare devi però pagare

Tra gli argomenti che fanno parte del parlare comune, oltre alla maledetta situazione in Ucraina ed alla pandemia Covid 19, è il fattore inquinamento che regge il moccolo dell’interesse.

Oggi più che mai in quanto l’incremento nelle SPECULAIONI sui combustibili, ci troviamo a dove pagare bollette salatissime con le industrie che pensano di fermare la produzione in quanto, mettendo i dipendenti in cassa integrazione non ci si perde.

Se però, la tecnologia esiste ed è già commercializzata, ti vuoi fare in casa il riscaldamento e l’energia elettrica necessaria, devi mettere mai al portafoglio in quanto in tutto non viene compreso all’interno delle facilitazioni che rientrano non decreto del 110% per efficentare la propria casa.

Se si pensa di utilizzare l’idrogeno per riscaldare l’acqua e generare corrente inquinando ZERO devi mettere mano al portafoglio. Nel massimo ella generosità dei nostri governati, la spesa necessaria, la puoi scaricare con un accredito dell’Irpef che in 10 anni consente di scaricare solo il 65% di quanto speso per realizzare l’impianto.

Direi che la cosa non ha un ulteriore bisogno di essere commentata: Chi ha la coscienza di non volere inquinare, tutto il ciclo è a emissioni inquinanti certificate a ZERO, deve pagare per rendere un servizio alla comunità