Lauro Malavolti è uno storico dell’automobilismo, di quelli con le mani in pasta, ovvero con le conoscenze giuste sia tra i piloti ma anche con i vertici delle case specialmente quelle storiche.
Ovviamente da sempre è stato un “discreto” appassionato per Ferrari, in primis e Maserati, ma lui era in ottimi rapporti con tutti piloti dell’epoca in cui aveva un ristorante a metà strada tra Ferrari e Maserati, in Via Ciro Menotti che era la meta di tutto il mondo della F.1, sede periodica ei festeggiamenti, per i compleanni anche da pensionati.
Non sono stati pochi i piloti che a suo tempo gli hanno chiesto di “combinare” un incontro “casuale” a pranzo con Enzo Ferrari avvertendoli della prenotazione del Drake.
Ieri a Maranello, in un teatro Enzo Ferrari pieno come una scatola di sardine, ha corso il rischio di essere “linciato” un paio di volte, almeno, per i fatti occorsi in gara.
Il primo è stata la partenza di Leclerc che in effetti ha destato un certo malumore diffuso, quando hanno visto che Verstappen aveva silurato il madrileno per il terzo posto.
Il secondo episodio è stato quando ha espresso, ad alta voce, la bella corsa di Hamilton in recupero. poi quando Verstappen e Leclerc se le sono date di santa ragione e poi l’ultima all’uscita quando ha elogiato il campione del mondo a fronte di Leclerc.
Non ha confrontato Red Bull con Ferrari. ma solo un confronto tra piloti. Gliene hanno dette di tutti i colori anche perché i ferraresi sono usciti con la coda tra le gambe.