Quella appena trascorsa è stata una lunga notte in bianco per piloti, team manager, presidenza Fia e Liberty Media.
A tenere in tensione i piloti, in particolare è il problema dei missili o qualsiasi altro fronte per il pericolo degli attentati da parte dei ribelli Yemeniti.
Si è discusso a lungo tra la GPDA, la rappresentanza dei piloti di F.1, ed il resto dei personaggi di primo piano degli organizzatori locali, internazionali sino lla volta delle 4.00.
La decisione finale, sempre che non vi sia una rimostranza dell’ultimo momento prima di andare in pista, sarebbe quella di portare avanti regolarmente l’eventi nelle ore prestabilite.
A “tranquillizzare” gli animi sarebbero stati i servizi di sicurezza locali che hanno garantito un ulteriore rafforzamento dei controllo sul terreno , ovvero tutto il perimetro del circuito oltre a rafforzare un controllo sulla distanza mettendo in campo ulteriori batterie anti missile ed altro.
La faccenda è seria, più seria del famoso sciopero in Sud Africa dei piloti per diversità d’opinioni sulle Super Licenze, ed è in aggiornamento per l’eventuale evolversi della situazione che, se avesse avuto uno scopo mediatico, lo stesso è stato ampiamente raggiunto senza bisogno di peggiorare la situazione.