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Ferrari domina tampinata dalla Red Bull sotto i missili

In meno di 3/10 di secondo sono raccolte le protagoniste della prima giornata di prove sul tracciato di Jeddah che vede nell’ordine Charles Leclerc che precede il campione del mondo Max Verstappen , mentre la seconda fila ipotetica di oggi è rappresentata da Carlos Sainz e Sergio Perez separati da soli 4/100.

La vera notizia, peraltro preoccupante, è rappresentata dal lancio, da parte dei ribelli yemeniti Houthi, di un missile che ha colpito un serbatoio di stoccaggio di petrolio, con conseguente grande incendio a soli 20 km. dal circuito per cui l’odore di bruciato ha messo in preoccupazione i piloti convinti che il problema fosse sulle rispettive monoposto in pista al momento.

Questo attentato ha fatto trapelare una certa ansia trai presenti sul tracciato e prima di andare a dormire è stata indetta una riunione per definire le modalità di proseguimento del fine settimana.

Alle loro spalle un altra accoppiata, quella rappresentata da Lewis Hamilton e George Russell, che però cominciano a lamentare un ritardo un pò più sostanzioso.

In recupero sembra essere la Mc Laren, almeno con Norris che precede Bottas con l’Alfa Romeo, segno evidente che i tecnici di Hinwill, supportati dal motore Ferrari, hanno comunque realizzato una monoposto consistente inseguita da Tsunoda con l’Alfa Tauri.

Leclerc ha dovuto però concludere anticipatamente le prove in quanto sulla sua monoposto ha da prima palesato un problema che poi è stato confermato da una toccata, sull’anteriore sinistro, per cui non era più in grado di avere uno sterzo efficiente e sicuro.

Piacevole la conferma della Ferrari F1-75 su un circuito molto veloce con media oltre i 250 km/h che però a a che fare con un avversaria altrettanto performante ma solo meno affidabile.

Da non sottovalutare il passo avanti che ha espresso la Mercedes con entrambi i piloti molto vicini tra di loro. Chi sono mancati all’appello sono i piloti della Haas, con Schumacher più veloce di Magnussen che invece ha avuto una giornata quando mai travagliata e con troppi pochi giri, specialmente nella mattinata, per trovare la messa a punto necessaria, nonostante il motore Ferrari.