Passi a Maranello dopo una sola settimana e vedi degli interi insediamenti industriali che sono stati rasi al suolo per parecchie decine di migliaia di metri quadri per lasciare spazio ad un allargamento dello stabilimento Ferrari che deve ammodernare quanto già in essere e nello stesso tempo dedicarsi al settore del nuovo concetto per il Cavallino Rampante, l’elettrificazione.
Questi ampliamenti sono legati ad incrementare l’organico effettivo di Maranello con un’acquisizione di almeno 250 unità lavorative, specializzate per le nuove tecnologia da applicare.
Questo programma di espansione vede un impegno di almeno 500 milioni di euro che vedono peraltro delle percentuali economiche che derivano direttamente dal Mise a da InviItalia che è conosciuta per i problemi relativi all’importazione di mascherine che ora devono essere smaltite.
“L’innovazione è nel nostro DNA. Crediamo nel nostro territorio e vogliamo valorizzarlo attraverso dei progetti che apporteranno benefici concreti dal punto di vista ambientale e sociale, oltre a rafforzarne la competitività – ha affermato Benedetto Vigna, CEO di Ferrari – Nel realizzare il nostro piano di investimenti, siamo felici di poter contare sul supporto e la collaborazione delle istituzioni. Con noi i firmatari dell’accordo condividono l’obiettivo di rendere il territorio un polo di eccellenza e di crescente attrazione per le nuove competenze necessarie all’industria automobilistica”.