Tremate tremate, le Rosse son tornate. Tornate, almeno per la prima qualifica della stagione, al vertice della classifica per quanto concerne le qualifiche.
Passata la “sbornia” di questa prestazione, in cu si è visto che Leclerc e Sainz hanno messo Verstappen come companatico e poi per soli 9/1000 di secondo che è il ritardo cronometrico che ha condannato Carlos Sainz, in seconda fila terza casella, alle spalle del poleman Leclerc con 16 metri da recuperare alla stessa linea di asfalto gommato.
Questa posizione potrebbe essere l’opportunità concreta da non perdere di una partenza migliore a fronte di Verstappen che parte dalla parte sporca della pista, come pure Perez.
Oggi sarà il momento di avere la “calma dei forti” e non mettersi nei guai allo spegnersi dei semafori rossi. Un mettersi, o creare, guai cui era abituato Verstappen in passato.
Il campione del mondo olandese deve però aver capito come si diventa campioni.Oggi deve recuperare sulle “Rosse”ed in passato quando vedeva rosso non ci pensava due volte a comportarsi da toro inferocito, andando a caricare a testa bassa.
Stando a quanto dimostrato nella lunga simulazione di ieri mattina sembra avere nella tasca giusta un vantaggio contro gli avversari che gli dovrebbe garantire la tranquillità. Un ritmo che ha impressionato tutti mentre non si hanno notizie concrete di casa Ferrari.
Dai box di Maranello si sono impegnati maggiormente alla ricerca della qualifica migliore, con successo, mentre non vi sono altrettante certezze sulla simulazione gara.
Qui entrano fattori di grande interesse che sono legati alle strategie di gara. La scelta delle gomme, con cui partire e quelle da far seguire successivamente, è uno dei nuovi volti della F.1 2022 visto che non esiste più la restrizione “legame” di doversi schierare con la stessa tipologia di gomme con cui si passava dalla Q2 alla Q1, come avveniva in passato.
Vi sono ancora alcune ore in cui i tecnici si possono confrontare con i dati sinora raccolti e nello stesso tempo scambiarsi opinioni con i piloti visto che il primo dei tratti cronometrati in cui é suddiviso il tracciato è a favore del campione del mondo e di certo non ci si può permettere di lasciarlo scappare al primo giro.