Nei giorni scorsi sono apparsi dei numeri percentuali relativi a quelle che sono le cifre che i Comuni della provincia di Modena utilizzano per migliorare la sicurezza, prevenzione e manutenzione delle strade attingendo a quelle che sono le entrate dalle infrazioni registrate per il Codice della Strada.
Attingendo, non è il termine esatto in quanto esistono delle norme amministrative che indicano in una percentuale minima del 50% l’obbligo nell’utilizzo i quelle che sono le entrate dalla erogazione delle sanzioni al Codice della Strada.
Entrate anche fittizie perché le mancate riscossioni effettive ammontano a percentuali non marginali.
Numeri percentuali dicevamo, che hanno anche qualche discordanza a quanto apparso sugli organi di stampa, ma che non approfondiscono: il come, quando, il dove ed il perché.
Basta circolare un pò per la città e si nota come il fondo stradale sia in condizioni, diciamo non ottimali per non andare oltre, per non parlare poi della segnaletica orizzontale che non è solo carente ma anche posizionata in modo da essere inutile, fonte di insicurezza e prossima allo sperpero del denaro, e di quella verticale che certi incoscienti si divertono ad alterare e rimane tale anche per anni, non solo per mesi.
Il trasporto pubblico è un aggravio nello stato di ammaloramento del manto stradale, riscontrabile anche nelle corsie ad esso esclusivamente riservate, e questo può arrivare ad essere un momento problematico per l’utilizzo in sicurezza da parte degli altri mezzi.
Il problema viene spesso risolto adottando una segnaletica che il solo obiettivo di salvaguardare da azioni legali il proprietario o gestore della strada in caso di danni materiali. Una panacea che lascia la presenza effettiva dell’anomalia esistente.