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F.1 ma è proprio vero. I team chiedono monoposto più pesanti

In oltre 50 anni in cui seguo i campionati mondiali di F1 è la prima volta che sento i costruttori, i garagisti e gli assemblatori, che fanno parte del Circus, avanzare una richiesta di modifica tecnico-regolamentare per quanto riguarda il peso minimo delle monoposto in “assetto” corsa, mentre si è in corso d’opera, quando su questo progetto si è iniziato a lavorare già a partire da due anni anni a questa parte.

In precedenza si trattava di un limite di peso minimo imposto dai regolamenti FIA in cui i team inglesi, in particolare, trovavano spesso la soluzione per aggirare il regolamento ed avere per la gara delle monoposto sotto peso.

Esempio per tutti una presenza di un serbatoio “zavorra”, si dice anche di 25 litri-chili, da riempisi d’acqua, che veniva spacciata per essere necessaria per raffreddare alcuni organi meccanici, che veniva dispersa in pista in pochi giri, salvo poi essere rabboccata a fine gara prima del peso minimo ufficiale.

Si parla di una richiesta in aumento del peso minimo, sia pure con pilota a bordo, che è stata avanzata dai top team e dalle squadre satellite, per un importo fluttuante tra i 5 ed i 10 kg. con, un quasi certo, convergere sui 7 kg. definitivi per avere l’adesione delle 8 squadre su 10 necessarie per questa tipologia di modifica da far approvare dalla Fia.

Una squadra che non sembra essere assolutamente dell’idea sembra essere l’Alfa Romeo, il ché lascia ipotizzare che ad Hinwill abbiano raggiunto il peso limite anche a scapito della poca affidabilità, ancora da raggiungere, dimostrata sia nel suo debutto a Fiorano ed in questa prima sessione di prove.

Il perché di questa insolita richiesta può avere due risposte ben precise.

La prima legata alle limitazioni del budget cup, entrato in vigore in riduzione di spesa per quest’anno, per cui l’andare a ricercare di essere entro il peso limite, con pilota a bordo, potrebbe richiedere la ricerca di ulteriori nuovi materiali e procedure di lavorazione con un aumento di costi che potrebbero limitare altre spese, come quella di far già partire lo studio delle evoluzioni possibili per la monoposto del prossimo anno.

L’altra riguarda la caleidoscopicità degli attuali progetti ipotizzati e che sembrano prevedere dei sostanziosi cambiamenti estetico funzionali sulle parti aerodinamiche correlate con le forme sinora viste nelle zone centrali a fianco della cellula di sopravvivenza e del motore. Quelle in cui si va ben oltre alle aperture o le chiusure degli sfoghi dell’aria già viste sinora.

La richiesta avanzata potrebbe però trovare un ostacolo ben preciso per cui il peso potrebbe dover essere di almeno 10 Kg. Se il tutto fosse accettato potranno essere ancora considerate valide le omologazioni delle prove di sicurezza?

O le stesse dovranno essere ripetute, in particolare quella sull’anteriore, dove la sezione prevista dal progetto in essere per la scocca dovrebbe essere in grado di smaltire la molta più energia per salvaguardare l’incolumità per le gambe del pilota.