Di “cani”, per il comportamento che tengono nell’uso del monopattino, ve ne sono tanti e ci si è finalmente accorti che bisogna porre un freno sia con le regole di gestione ed uso ed anche con un numero maggiore di controlli: sequestro di quelli parcheggiati sui marciapiedi.
Ieri però a Bologna questa proprio ci mancava, nell’elenco delle infrazioni connesse, sul monopattino , oltre al utilizzatore vi era un passeggero, situazione proibita tassativamente dal regolamento, ma regolarmente disattesa.
Un passeggero straordinario, non un bipede umano, un cane. Si uno di quelli a quattro zampe taglia media, che sfrecciava prestando molta attenzione, con il muso proteso in avanti, guardando verso a quella che era la direzione impressa dal suo padrone e con una sicurezza nel sopportare le sconnessioni stradali, il monopattino andava abbastanza veloce, che stava ad indicare un’abitudine ed un piacere consolidati.
Penso che non sia necessario andare oltre anche perché il tutto è avvenuto in una delle aree dove è ristato uno dei centri di potere della città.