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Velocità e telefonino colpe troppo comode

Una volta avvenuto un incidente con molta superficialità si trova la causa scatenante nella vocitasse e nell’uso del telefonino. Il tutto per la buona pace del popolo ben pensante.

Se invece si andasse ad approfondire si scoprirebbe che la velocità è un elemento “aggravante” negli esisti dell’incidente mentre l’uso del telefonino qualcosa di più colpevole lo può avere.

Gli incidenti del “sabato” sera, invece, hanno delle radici più profonde e colpevoli come origine scatenante. Poi la eventuale velocità incrementi gli esisti negativi specialmente per l’incolumità dei passeggeri di un auto.

Innanzi tutto l’auto che di norma tutta la settimana gira con il solo conducente, quindi stimiamo 70 kg.a bordo, il sabato sera con 4-5 passeggeri ha un peso che si incrementa di parecchio, 280 e/o 350kg.

Il guidatore ha delle sensazioni di guida che rimangono però tarate, alla stessa velocità, con le reazioni di quando vi è da solo. Invece quei 280-350 kg. in più alla stessa velocità danno un inerzia da dissipare che è decisamente maggiore, x il quadrato della velocità, ecco pertanto che l’affrontare una curva nello stesso modo di quando vi è una sola persona a bordo certa a dei ritardi di reazione ed ad una allargamento delle traiettorie.

Quando ci si accorge di questo, sempre che le condizioni psico fisiche siano sempre le stesse, anche per il semplice fattore dovuto alla stanchezza, la successiva reazione è più marcata e ciò può innescare la perdita di controllo del mezzo stesso.

In questi frangenti diventano poi determinanti due fattori: le condizioni dei pneumatici, anche solo per la loro pressione di gonfiaggio, e lo stato di usura degli ammortizzatori.

Entrambi i fattori se sollecitati “improvvisamente” ed oltre i limiti dell’uso quotidiano incrementano esponenzialmente la perdita di controllo del mezzo, sino all’impatto o alla uscita di strada.

Per cercare di capire e sapere come potersi comportare la cosa più probante sarebbe quella di frequentare uno dei corsi di guida sicura che esistono in Italia, meglio se direttamente organizzate da qualche casa automobilistica.

Hanno un certo costo ma hanno l’opportunità di creare un DNA della sicurezza che può diventare basilare per evitare il peggio. salvare pertanto sia la vita sia dei grossi problemi permanenti.

Nel tutto dobbiamo tenere sempre presente la velocità di reazione all’innescarsi dell’inizio di un evento anomalo. Bisogna essere alla guida solo se non ci si sente stanchi o comunque senza aver trascorso troppe ore al lavoro, o comunque svegli dall’ultimo sonno. Se poi si aggiunge una cena più sostanziosa del solito o peggio ancora libagioni troppo alcoliche. Il mettersi alla guida è leggio che si possa fare.

Non ultimo bisogna ricordare di allacciare sempre, tirandole ben aderenti al corpo, le cinture di sicurezza. Di tutte e 4 o 5 in funzione del numero dei passeggeri per cui l’ auto è omologata.

Tutte indistintamente, anche quando ci si mette a sedere sui sedili posteriori che erroneamente vengono considerati più sicuri. Senza la cintura, che trattiene in caso di incidente ,il corpo umano prosegue la sua corsa all’interno dell’abitacolo con la stessa velocità che aveva tutta la macchina prima dell’impatto finale.

Gli impatti sono devastanti e possono creare ulteriori danni anche agli altri passeggeri ammesso e non concesso che ci trovi proiettati fuori dalla vettura dopo aver sfondato un finestrino o uno sportello.