Se tutti i programmi verranno rispettati domani per la F1-75 vi saranno i veri giri di pista sul circuito di Mont Melò per sviluppare 100 km. in cui piloti e tecnici potranno avere le prive vere sensazioni su quelle che potranno essere le opportunità di gestione della monoposto.
L’importanza di questo lavoro, che dovrebbe vedere la distanza equamente suddivisa tra i 2 piloti. non è solo legato alla funzionalità delle parti meccaniche ma anche per trovare la giusta posizione dei due sedili per i piloti che si trovano a dover gestire una situazione completamente differente, anche per quanto trapelato dalle analoghe distanze già percorse dalla squadre inglesi a Silverstone.
La visibilità anteriore sembra essere una fastidiosa interferenza rispetto al passato sia per le dimensioni dei pneumatici ma anche per quella sorta di carenatura, che i tecnici della Fia hanno imposto anche per dimensione “standard” per tutte le monoposto.
Su FB questa mattina è stato rintracciato un pezzo in cui si riferiva che Mattia Binotto avrebbe ammesso che sulla monoposto presentata già erano presenti delle modifiche rispetto a quanto progettato di base per creare delle situazioni aerodinamiche migliori.
Soluzioni che in una sola settimana di lavoro i tecnici della GES hanno realizzato dopo aver vista la prima versione della Aston Martin.
La Ferrari F1-75 copia delle componenti dalle altre monoposto? Anche se questo è vero non può essere ufficializzato per far trapelare la nuova mentalità dei reparti progettazione dei singoli reparti che hanno istaurato una metodologia di lavoro che è proprio a livello della F1 per quanto è la velocità esistente da un “pensiero” a quanto lo stesso diventa realtà applicabile sulla monoposto.
Ora non rimane che il riscontro della pista con il confronto della avversarie anche se la norma vuole che, dopo un pò del lavoro sviluppato, la ricerca del giro veloce non ha come riferimento la linea del traguardo.