Il test di 100 km. che l’Alfa Romeo ha sviluppato sulla pista di Fiorano, nonostante una giornata “contraria” per il clima che ha imperversato in zona (neve sino alla prima mattina, pista bagnata e vento freddo) non permettendo un confronto più appropriato con quanto avvenuto negli anni precedenti nei test analoghi sviluppati da A.R. sullo stesso tracciato e medesimo periodocon Raikkonen.
Bottas ha dovuto imparare il tracciato, che non è certo tra i più facili ed istintivi utilizzando alcune tornate con vetture Alfa Romeo, ed ha anche commesso qualche “sbavatura” proprio quando si è impegnato, nel pomeriggio per sfruttare al massimo quanto permesso, sulla distanza, dai regolamenti FIA.
Una delle incognite di questi “test” è stata ed è la lunga sosta ai box, dalle ore 13 sino alle 16.17, quando il finlandese è rientrato in pista per un lavoro abbastanza continuo se si esclude la sosta ai box di 34 minuti in cui si è sentita spesso l’accensione del motore 66/7, denominato Superfast, che veniva mantenuto ad elevato regime di rotazione per una certa lunghezza in tempo.
Il lavoro di ieri è stato altrettanto importante per la Ferrari i cui motoristi hanno ricevuto i primi dati effettivi sulle prestazioni espresse in pista dall’inedito motore, dopo tutto quanto deliberato “teoricamente” in quanto avvenuto al banco prova, sinora.