La Fia, il nuovo corso della stessa dopo la presidenza di Jean Todt arrivato a fine dei mandati possibili, dovrebbe ufficializzare in modo inequivocabile passato, presente e futuro in funzione di quanto avvenuto a Yas Marina, dove il mondiale di F.1 fu deciso all’ultimo giro in modo molto discusso e discutibile.
Non vi sarà solo questo all’ordine del giorno della riunione plenaria per ufficializzare il tutto e che è stata preceduta dalla notizia relativa alla conferma, da parte di Lewis Hamilton, che ha già ripreso gli allenamenti, correndo su strada dalle 6.30 di ogni mattina, per presentarsi al livello, di forma fisica e psicologica, giusto e necessario per iniziare lo sviluppo della W13, l’inedita, come tutte, monoposto previste in attesa per la prossima stagione.
Una decisione che è diventata “virale” dopo un lungo silenzio che aveva tenuto sui carboni ardenti non solo tutta la sezione Racing della Mercedes di F1, ma anche i suoi tifosi e Liberty Media . Una decisione, del pilota, che pertanto risulta essere slegata a quanto la Fia, tramite il suo nuovo Presidente, dovrebbe aver deciso in merito all’assenza del pluri campione del Mondo e del responsabile del team Toto Wolf alla cerimonia di premiazione per il mondiale di F.1 come specificatamente “descritta obbligatoria” nel regolamento della Fia stessa.
Non si può escludere che tra le parti sia stato mantenuto un certo contatto e che la decisione del pilota sia legata ad una ben definita posizione in accordo tra le parti visto che è in corso di definizione un nuovo assetto nella gestione della F.1 mettendo tutto quanto sia ipotizzato come necessario e definito dalle squadre per iscritto all’interno del regolamento sportivo.
Decidere definitivamente per far parte integrante del regolamento , quanto definito solo verbalmente, in accordo tra le singole squadre, e che ha portato al qui pro quo con lo stop sull’autorizzazione ad utilizzare la SF21 nei test privati più recenti da parte della Ferrari a Fiorano
Dovrebbe poi diventare operativa una nuova struttura, posizionata in Svizzera, molto similare al Var utilizzato nel calcio, ed in cui dovrebbe sempre essere presente un pool di direttori di gara con una prova, nel tempo, esperienza decisionale nella interpretazione di quanto sancito nelle immagini.
Una struttura composta da qualificati direttori di gara, almeno 3, che saranno affiancati al Direttore di gara, presente sul tracciato, a rotazione ed in funzione dei rispettivi impegni nei campionati che li hanno, sinora, visti impegnati in modo egregio. Affiancanti l’australiano Masi che è stato al centro di “furiose” polemiche e di cui si è sempre detto che la Mercedes chiedesse la testa.