Le novità nell’organigramma della Ferrari non devono essere piaciute agli azionisti che hanno proceduto a vendite costanti nella settimana sino a questo che può essere definito il venerdì nero a fronte della valutazione all’apertura della borsa lunedì scorso.
La valutazione è partita dai 220€ per ogni azione per un altamente calo lungo tutti i giorni di contrattazione sino al pomeriggio di ieri quando è iniziato quello che potrebbe passare per un venerdì nero, visto che alla chiusura odierna il titolo è sceso sino ai 213€ scarsi per una capitalizzazione dei oltre 41 miliardi.
La perdita della settimana è stata fissata in poco più di 13€ che corrisponde ad una recessione percentuale del 6% abbondante. Dall’inizio dell’anno, quando il 5 gennaio la valutazione era salita a 236€, la situazione è sempre stata in affanno con le vendite che hanno predominato.
E’ ovvio che la cosa non disturba più di tanto, sia chi ha comprato le azioni all’atto delle loro immissione del mercato, sono aumentare di quasi 4 volte nel valore o anche in alcuni momento dell’anno passato quando la valutazione era solo di poco oltre i 180€,