I limiti di velocità e le strutture correlate non sono sinonimi di sicurezza. Sono invece i sinonimi di “fare cassa” per tutte le carie fasce delle pubbliche amministrazioni che “comandano” sulle strade.
In corso Italia è entrato in funzione un nuovo autovelox che è stato sbandierato come sinonimo di sicurezza anche a fronte degli ultimi incidenti che hanno coinvolto dei ciclisti, che ovviamente anche perchè non portano il casco sono soggetti a grossi problemi nelle cadute.
Se veramente si volesse parlare di sicurezza in V.le Italia, in particolare, si potrebbero posizionare delle piste ciclabili a lato della sede stradale visto che vi sono degli spazi liberi ed utilizzabili all’uopo. Il problema è “basta volerlo” e prevedere i finanziamenti necessari come sta avvenendo per la pista ciclabile di via Emilia est.
Se poi vogliamo parlare di sicurezza in quella pista ciclabile in via Emilia est i responsabili del progetto bisognerebbe che andasse a prendere spunto con quanto esistente nel tratto di strada tra Magreta e Tabina, comune di Formigine.
Da decenni, a separare ulteriormente la ciclabile e la strada, è stata posizionata una, chiamiamola, ringhiera alta a sufficienza per far si che un ciclista in difficoltà non venga a trovarsi proiettato sulla carreggiata occupata dalle auto con quelle che possono esserne le conseguenze.