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Ferrari pensiero: alla replica ed i ricordi di luglio

Proprio come all’inizio della scorsa travagliata stagione, la Formula 1 è rimasta a Spielberg dopo il Gran Premio di Stiria della scorsa settimana e a partire da venerdì sarà nuovamente in pista per il Gran Premio d’Austria. 

Uguale ma differente. Il circuito sarà lo stesso – lungo 4,3 km, caratterizzato da appena undici curve, diversi cambi di pendenza e tre zone DRS – ma ci saranno comunque parecchie differenze. Due quelle sicure: Pirelli porterà gomme di una specifica più morbida rispetto a quelle impiegate nello scorso weekend: C3, C4, C5. La Medium del GP di Stiria sarà dunque la Hard di questa gara, la Soft diventerà la Medium e la Soft di questa corsa sarà la più morbida tra le mescole messe a punto dal fornitore unico di pneumatici. L’altra novità è costituita dal pubblico che, dopo le prove generali a capienza ridotta della scorsa settimana, è atteso in massa sugli spalti. La terza variabile potrebbe essere quella del meteo: le temperature sono attese in discesa e le condizioni atmosferiche dovrebbero essere peggiori rispetto a una settimana fa, il che potrebbe scompaginare le carte in tavola. 

Programma. Il programma di pista del 34° Gran Premio d’Austria valido per il Mondiale di Formula 1 è la perfetta replica di quello del GP di Stiria: le monoposto scenderanno in pista per la prima volta il venerdì, per le consuete due ore di prove libere previste alle 11.30 CET e alle 15. Le qualifiche saranno sabato alle 15, precedute alle 12 dall’ultima sessione di libere. Il Gran Premio prenderà il via alle 15 di domenica. Da percorrere ci sono 71 giri pari a 306,452 km.

Ferrari Stats

GP disputati 1016

Stagioni in F1 72

Debutto Monaco 1950 (A. Ascari 2°; R. Sommer 4°; L. Villoresi rit.)

Vittorie 238 (23,42%)

Pole position 230 (22,64%)

Giri più veloci 254 (25%)

Podi totali 774 (25,39%)

Ferrari Stats GP d’Austria

GP disputati 32

Debutto 1964 (L. Bandini 1°; J. Surtees rit.)

Vittorie 5 (15,62%)

Pole position 8 (25%)

Giri più veloci 5 (15,62%)

Podi totali 26 (27,08%)

Gran Premio d’Austria: numeri e curiosità 

2+1. I circuiti sui quali si è corso il Gran Premio d’Austria. La prima edizione, nel 1964, si tenne sul tracciato ricavato sulle piste dell’aeroporto militare di Zeltweg, lo stesso che aveva tenuto a battesimo la prima gara automobilistica della storia del paese sette anni prima. A vincere fu la Scuderia Ferrari con Lorenzo Bandini sulla 156 F1. Dall’anno seguente però, a causa del fondo in cemento sconnesso, si decise di riservare il tracciato alle vetture Sport Prototipo e Gran Turismo. Il Gran Premio d’Austria di Formula 1 tornò in calendario nel 1970 sul nuovo Österreichring, un impianto da 5,9 km caratterizzato da un’altimetria particolare dovuta alla collocazione sul fianco di una collina. A trionfare fu anche in questo caso la Scuderia Ferrari che fece doppietta con Jacky Ickx e Clay Regazzoni sulla 312 B. Alla fine degli anni Ottanta il tracciato, considerato troppo pericoloso, fu progressivamente abbandonato. Nel 1995 venne rilevato da una nuova proprietà e ristrutturato da Hermann Tilke. Fu reso più sicuro e accorciato a 4,3 km, di fatto diventando il terzo circuito teatro del Gran Premio d’Austria. Si corse qui dal 1997 al 2003, poi ci fu una nuova interruzione. La gara è tornata in calendario nel 2014 dopo l’ultimo passaggio di proprietà che lo ha legato alla Red Bull. 

14. La posizione più arretrata sulla griglia di partenza dalla quale si è vinto in Austria. A riuscirci fu Alan Jones con la Shadow nel 1977. A Rolf Stommelen, nel 1970 – la prima edizione disputata all’Österreichring – spetta il primato per la rimonta più importante terminata sul podio. Il pilota tedesco, al volante di una Brabham, scattò 17° e chiuse terzo alle spalle delle due Ferrari..

29. I giri del Gran Premio di Austria 1975, il più breve nella storia di questa gara. La corsa venne sospesa dopo meno di un’ora per pioggia e la vittoria assegnata all’italiano Vittorio Brambilla con la March. L’edizione più lunga – sia in termini di tornate percorse che di tempo, 2 ore 6 minuti, 18 secondi e 23 centesimi – fu invece quella inaugurale del 1964, disputata sulla distanza di 105 giri del circuito di Zeltweg vinta da Lorenzo Bandini.

40. La percentuale di austriaci che pratica regolarmente sport. La disciplina più in voga è il calcio (36% dei praticanti) seguita dallo sci alpino (32%) e dall’hockey su ghiaccio (12%). Gli sport invernali messi insieme sono però la principale passione degli austriaci. Il paese ha ospitato per due volte i Giochi Olimpici invernali, sempre a Innsbruck, in Tirolo, nel 1964 e nel 1976 dopo la rinuncia della città di Denver, negli Stati Uniti, che si era aggiudicata l’organizzazione nel 1970. 

660. L’altitudine in metri alla quale si trova la linea del traguardo della pista di Spielberg. Si tratta della terza località più alta in cui si svolge un Gran Premio di Formula 1. Il circuito più elevato si trova a Città del Messico: l’Autòdromo Hermanos Rodriguez si trova infatti a 2.286 metri sul livello del mare. La seconda più alta è Interlagos, in Brasile, che si trova a 750 metri di altitudine. 

Questa settimana nella nostra storia

30/6. Nel 1956, a soli 24 anni si spegne a causa della distrofia di Duchenne, Alfredo “Dino” Ferrari, primo figlio del fondatore Enzo. A lui è attribuita la progettazione del motore V6 di 1.986cc, ideato per la partecipazione della Scuderia Ferrari alle gare di Formula 2 e poi montato anche su alcune vetture GT e di serie denominate proprio Dino.  

1/7. Nel 2007 Kimi Räikkönen precede Felipe Massa conquistando il Gran Premio di Francia a Magny-Cours con la F2007. Per il finlandese è la seconda vittoria con la Scuderia, la numero 196 per la Ferrari che ottiene anche la doppietta numero 73. A fine anno Kimi porterà a casa il titolo – il 15° per un pilota di Maranello – mentre il team si aggiudicherà il 15° Mondiale Costruttori. 

2/7. Nel 1961 Giancarlo Baghetti vince in Francia, a Reims, il suo Gran Premio d’esordio nel Mondiale di Formula 1 al volante di una Ferrari 156 F1 schierata dalla FISA (Federazione Italiana Scuderie Automobilistiche) e supportata direttamente dalla squadra di Maranello. Si tratta di un record ancora imbattuto. Altri due piloti possono vantare il successo all’esordio in Formula 1, ma si tratta di primati “bugiardi”: Giuseppe Farina vinse infatti il primo Gran Premio della storia, a Silverstone il 13 maggio 1950, mentre John Parsons vinse la prima edizione della 500 Miglia di Indianapolis valida per il Mondiale, una gara alla quale non prese parte nessun pilota di Formula 1 e alla quale parteciparono solo i protagonisti del campionato americano AAA. Juan Manuel Fangio vinse alla seconda gara di carriera (Monaco 1950), Tony Brooks alla terza (Gran Bretagna 1957), Ludovico Scarfiotti (Italia 1966), Emerson Fittipaldi (Stati Uniti 1970) e Jacques Villeneuve (Europa 1996 al Nürburgring) alla quarta. 

3/7. Nel 1982 Didier Pironi conquista in Olanda, a Zandvoort, la sua terza vittoria in Formula 1. Per la Scuderia si tratta della vittoria numero 83 che permette al pilota francese di portarsi a un solo punto in classifica dal leader John Watson. Nella gara successiva Pironi avrebbe preso il comando del campionato, ma la sua corsa al titolo venne fermata dal terribile incidente che nelle prove del Gran Premio di Germania lo costrinse a chiudere anticipatamente la carriera. La Ferrari, in quella che fu una stagione tragica, segnata dalla morte di Gilles Villeneuve a Zolder, vinse il settimo titolo Costruttori della sua storia. 

4/7. Compie 73 anni René Alexandre Arnoux, pilota nativo di Pontcharra, in Val d’Isère, che con i suoi punti ha contribuito alla conquista dell’ottavo titolo Costruttori da parte della Ferrari nel 1983. Il francese ha conquistato sette vittorie in Formula 1, tre delle quali con la Scuderia, tutte in quella memorabile stagione. Arnoux ha trionfato in Canada con la 126 C2B e poi in Germania e Olanda con la 126 C3 arrivando a giocarsi il titolo fino all’ultima corsa dell’anno, in Sudafrica. Nello scorso mese di maggio Arnoux è tornato al volante della 126 C2B sulla pista di Fiorano a 38 anni di distanza dal primo test.