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Arena Motor Valley prima ancora di nascere piena di detrattori ma poco difesa

I lavori per realizzare l’Arena Motor Valley sono ancora da terminare e continuano a tamburo battente ma vi sono già una miriade di detrattori che trovano problemi a volontà e che danno fiato alle loro trombe senza che vi siano dal contraltare chi sappia rispondere pan per focaccia. Si preferisce, o forse si impone, il silenzio e questo è meglio del parlare visto le scarse competenze specifiche di settore a Modena.

Una sola cosa è certa: prima di ammettere il pubblico è necessario effettuare una accurata disinfezione perché i sottopassi delle tribuna fissa sono male odoranti in quanto scambiati per un orinatoio permanente.

Mentre si sta lavorando sulle tribune allestite all’interno della “pista” l’unica certezza è dettata dal numero totale di posti a sedere che sono disponibili in osservanza alle disposizioni anti contagio. Sono solo 3.000 quelli che potranno essere occupati dagli spettatori a fronte di una capienza nominale almeno doppia.

Da definire anche la lunghezza del tracciato che sarà possibile ricavare nell’anello asfaltato che una volta rappresentava la pista ovale dell’ippodromo cittadino che era data per una lunghezza nominale fissata in 1.600 metri.

La lunghezza definitiva potrebbe variare dai 1400 ai 1550 metri in funzione dei parametri che si potranno verificare in fase di omologazione per i limiti di sicurezza ed in funzione di creare qualcosa di altamente spettacolare sfruttando sia i lunghi rettilinei sia le ampie curve a raggio costante.

E’ ovvio che la velocità di percorrenza non potrà essere libera ma dovrà essere rallentata con opportune varianti che devono essere asimmetriche stante la gara ad inseguimento con doppia linea di partenza e traguardo e nello stesso tempo creare il migliore spettacolo possibile per il pubblico presente.