La Ferrari è un crescendo di terremoti continuo. Si è iniziato con il licenziamento di Sebastian Vettel per il 2021, si è proseguito con una lunga serie di movimenti interni e revisioni degli incarichi alla GES per arrivare al passaggio di Simone Resta alla Haas, in queste ultime ore le dimissioni da A.D. di Lousi Camilleri con incarico ad interim di John Elkann, il rientro repentino di Mattia Binotto da Abu Dhabi che ha lasciato la scuderia per far rientro alla GES, poi… i sussurri e le grida oltre il sancta sanctorum dicono che si è solo all’inizio. Ieri il titolo il borsa è stato dato in calo 2% circa.
” Ferrari N.V. (NYSE/MTA: RACE) (“Ferrari” o “la Società”) annuncia che Louis Camilleri ha oggi comunicato alla Società la sua decisione, per motivi personali, di rassegnare le sue dimissioni con effetto immediato dal ruolo di Amministratore Delegato e di membro del Consiglio di Amministrazione.
Il Presidente Esecutivo della Ferrari, John Elkann, prendendo atto con dispiacere di tale decisione, ha annunciato che assumerà la carica di Amministratore Delegato ad interim, mentre il Consiglio di Amministrazione della Ferrari gestirà il processo già avviato di identificazione del successore del Dott. Camilleri.
Commentando le dimissioni del Dott. Camilleri, John Elkann ha dichiarato: “Vorrei esprimere i nostri più sinceri ringraziamenti a Louis per la sua incondizionata dedizione nel ruolo di nostro Amministratore Delegato dal 2018 e di membro del Consiglio di Amministrazione dal 2015. La sua passione per Ferrari è sconfinata e sotto la sua guida la Società si è ulteriormente affermata come una delle più grandi società al mondo, capitalizzando il suo patrimonio davvero unico e la sua continua ricerca dell’eccellenza. Auguriamo a lui e alla sua famiglia un lungo e felice periodo di pensionamento”.
Louis Camilleri ha dichiarato: “La Ferrari ha fatto parte della mia vita e servirla come Amministratore Delegato è stato un grande privilegio. La mia ammirazione per gli straordinari uomini e donne di Maranello, per la passione e la dedizione che mettono in tutto ciò che fanno è illimitata. Sono orgoglioso dei numerosi risultati raggiunti dalla Società dal 2018 e so che gli anni migliori della Ferrari devono ancora venire”.
Letto il comunicato le dimissioni risultano ancora più enigmatiche con possibili retroscena, anche se dall’estero fanno sapere che a queste si sono aggiunte dimissioni da tutti gli incarichi in essere nei vari Consigli di Amministrazione, anche esterni alla Ferrari stessa che lo vedevano impegnato.
Questo potrebbe far ipotizzare problemi di salute:
Una successione a Sergio Marchionne che è durata poco , molto poco, quasi come se si fosse a scadenza dell’effetto positivo dei programmi di sviluppo dell’azienda che erano stati suo tempo iniziati e che oggi devono essere aggiornati per mantenere lo stesso trend di valore dell’azienda nei confronti degli azionisti.
In particolare per quanto riguarda la evoluzione relativa alla “l’elettrificazione” dei modelli in essere nonché la realizzazione industriale per la produzione del FUV, la versione del Cavallino Rampante per quanto riguarda la categoria suv ,che comunque non sarà mai elettrica, al 100% e che sembra essere un pò in ritardo rispetto ai programmi originali.
Questo passaggio di poteri ai vertici della Ferrari, avviene in un momento che si può definire ancora critico per la Gestione Sportiva che è in una approfondita fase evolutiva. Ovvio che certi programmi non vivono alla giornata ma le scadenze, in questo settore, sono programmate e proiettate al 2022 quando vi sarà una svolta radicale nei regolamenti della F.1.