Sono oltre 40 anni che seguo la Ferrari e di decisioni e situazioni amene ne ho viste. Per questo non meraviglia più di tanto quanto annunciato nelle ore appena trascorse: Simone Resta dal prossimo 1° gennaio sarà in forza alla Haas.
A sentire i rumors dal Barhain in Haas non sarebbero ancora in grado di annunciare quale dovrebbe essere il suo ruolo all’interno della squadra visti i suoi precedenti.
Lui progettista di monoposto, di telai in particolare, viene inserito in una squadra che si è sinora affidata con successo, almeno per quanto riguarda il livello di sicurezza espresso dalle sue monoposto in occasione del terrificante incidente di domenica scorsa, alla progettazione e costruzione alla Dallara di Varano de Melegari, dove da qualche tempo lavora Aldo Costa dopo aver lasciato la Mercedes.
Si dice che il suo vero compito sarebbe quello di seguire lo svezzamento di Mick Schumacher nel suo debutto in F.1 proprio a partire dal prossimo anno. Farlo crescere rapidamente, quasi un segno tangibile di accelerare il suo percorso di avvicinamento all’ingresso in Ferrari, non appena vi sarà un posto libero.
Viste le scadenze contrattuali in essere alla Ges, per i piloti, ad essere a rischio dovrebbe essere Carlos Sainz, sostituto di Sebastian Vettel. Un Vettel che ha ufficializzato come lui sarà sempre disponibile nell’elargire consigli al suo giovane avversario in ossequio e gratitudine per quello che fece, nei suoi confronti al debutto, Michael Schumacher.
Altra cosa strana, se vera, sarebbe quella che Simone Resta rimarrebbe un tecnico nell’organico della Ferrari spa, ma non più in quello ristretto del reparto corse, “comandato” a lavorare in Haas. Quello che sembra essere già avvenuto in occasione dell’allora passaggio in Sauber Alfa Romeo voluto da Sergio Marchionne. A far optare ad una conferma di questa ipotesi vi sarebbe anche il passaggio diretto, senza dover attendere quel periodo di gardening previsto in F.1 per i tecnici di vertice in caso di cambiamento di casacca.