La seconda edizione del Motor Valley Fest sarà solo in versione digitale. Una decisione obbligata dalla situazione sanitaria italiana ma non si capisce perché questo obbligo “stagionale” ed ostinazione a non voler posticipare l’evento in quando sembra irreale che non si sia potuta andare a ricercare qualche altra data, fra qualche mese, quando si spera che la situazione possa essere migliorata.
La versione digitale è infatti un gravissimo danno economico per le attività locali sia per quanto riguarda l’aspetto delle opportunità della ricettività alberghiera e per la ristorazione in un momento in cui la situazione di queste attività è molto critica e la “certezza” di poter contare su un evento di supporto più avanti nella stagione avrebbe potuto essere una prospettiva di “ventilazione” economica assistita.
E’ ovvio che l’organizzazione avrebbe richiesto di potersi diversificare per quanto riguarda l’ampiezza degli spazi espositivi per far sì che già il posizionamento delle singole auto esposte, come nel passato, fosse un momento di distanziamento sociale per evitare un accalcarsi in incrocio dei visitatori.
Questo anno sabbatico, per tutte quelle che erano le attività collaterali ipotizzate, potrebbe essere l’occasione per puntare ad una edizione del prossimo anno in grado di attirare molte più delle 70.000 persone presenti alla prima edizione ed adeguare l0afflusso in città equivalente alle molto più frequentate altre manifestazioni similari che puntano più sulla parte espositiva che quella congressuale.