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F.1 alla canna del gas?

Essere alla canna del gas era un modo di dire del passato per significare che si era rimasti completamente senza posso abilità economiche, essere al verde… speranza.

Oggi le squadre di F.1, specialmente quelle che corrono per il campionato di serie B per quanto riguarda le suddivisioni dei bonus in denaro, cominciano risentire pesantemente della mancanza delle gare.

Non essendovi peraltro una vera necessità di lavori, quelli manuali in particolare mentre quelli relativi alla progettazione e sperimentazione al computer possono continuare, sempre più frequente ed ampio, sia per il numero degli interessati sia per i tempi, è il ricorso alle varie forme di soluzioni alternative che vanno dalla cassa integrazione, dove possibile, al godimento di ferie passate ed anticipo delle future.

Se non si riprende qualcosa sia, pure a porte chiuse, nel qual caso assumono ancora maggiore importanza l’impegno dei network televisivi non si riesce ad attivare il flusso di denaro necessario che è rappresentato dalle sponsorizzazioni e dalle percentuali d’incasso da parte del promotor Liberty Media.

Tutto ciò dovrebbe comunque essere la base su cui parlare per quanto riguarda il futuro realizzando delle economie di scala che facilitino la sopravvivenza del Circus.

Economie di scala che hanno molte voci su cui si può intervenire senza interrompere, sia pure entro i limiti del regolamento, il flusso della sperimentazione, le innovazioni tecnologiche che si possano trasformare in brevetti che sia poi possibile sfruttare sia nell’automotive in generale sia per le tipologie di lavorazione e produzione di nuovi materiali.