Dal 27 marzo al 30 marzo a Modena si sono registrati dei dati relativi al livello d’inquinamento dovuto alle PM10 che è stato ben oltre limite di guardia con due giorni 28-29 con valori doppi rispetto al limite di 50 che è quello limite.
99 e 104 i dati registrati il 28 ed il 29 a Modena ma la cosa, anche sfruttando il vero grosso problema di oggi, è passata sotto silenzio perché la cosa sarebbe e sarà molto imbarazzante da giustificare quando, dopo il cessato allarme, si potrà riprendere la vita lavorativa e produttiva e si avrà la solita restrizione alla circolazione.
Nei giorni succitati, con inquinamento record, il traffico era a livelli minimi sotto il 20%. Nella giornata di domenica 29 era sotto all’8% ma l’inquinamento era a quota 104.
Ormai non c’è tema di smentita: i burocrati di settore devono andare a cercare le cause effettive per il livello delle presenze delle PM10 con questi picchi che devono essere assolutamente indagati e non passati all’interno dei dati dei ricordi senza abbinarli d un traffico minimo.
Capire cosa, anche per trovare il perché, onde cercare soluzioni sugli altri possibili problemi che possono nascere alla salute in particolare dopo la batosta all’apparato respiratorio dovuto all’attuale pandemia.