Novità organizzative per il Rally città di Modena che sembra essere passato nelle mani dell’Automobile Club dopo il divorzio con l’organizzatore che ne ha curato le ultime edizioni.
Perché? Le bocche sono cucite, ma il tam tam delle voci insinua che vi siano stati dei dissidi relativi al livello organizzativo e quelli che erano stati riscontrati come problemi “atavici” e non sono stati risolti nella edizione del 2019.
L’organizzatore locale però darà il supporto sul territorio mentre il vero perno delle soluzioni tecnico-organizzative sembra sia stato trasferito all’organizzatore di Parma, la San Michele Corse che ha già sulle spalle l’ esperienza pluriennale nel Rally Val di Taro.
L’unica certezza è che anche in questa edizione il rally non partirà da Modena città, come ormai è una abitudine da parecchi anni.
Le indiscrezioni parlerebbero di un ballottaggio tra Maranello, Serramazzoni e Sassuolo come centro operativo. La scelta dovrebbe anche essere legata alla tipologia del tracciato che dovrebbe utilizzare le stesse prove speciali della passata edizione ma con un programma differente negli orari di effettuazione.
Altra novità, che ha portato molto malumore se fosse confermata nello specifico ambiente agonistico dei praticanti, è l’eliminazione della possibilità di iscriversi per la gara riservata alla Regolarità Sport che non è stata prevista in quanto nella passata edizione ha registrato pochi iscritti e qualche problema.