Ore 9.00. non sarà l’iconica frase che da l’inizio alla 500 Miglia di Indianapolis ma il semplice passaggio dal rosso al verde per il semaforo posto alla fine della corsia box del circuito di Montmelò, a dare inizio alla seconda e definitiva tornata di tre giorni di lavoro in pista per definire l’assetto e l’aspetto delle singole monoposto di F1 chiamate al debutto nel campionato mondiale 2020 in Australia.
Da oggi ogni minuto passato in pista può valere oro, non solo per la definizione tecnica dell’immediato, ma anche per dare dati e idee ai tecnici che sono rimasti nei singoli reparti corse per dare inizio ad uno sviluppo concerto della prima evoluzione della stagione che di solito è sempre apparsa proprio nel G.P. di Spagna che si corre su questo tracciato al rientro dalla prima e lunga trasferta ad oriente.
Facendo un termine di confronto tra quelle che dovrebbero essere le squadre contro in prima linea, Ferrari e Mercedes, si nota come le stesse abbiano stabilito un programma di alternanza in pista dei propri piloti completamente differente.
Il programma più interessante e preoccupante è di certo quello ufficializzato dalla Mercedes che per tutti i tre giorni vede l’alternanza in pista tra mattina e pomeriggio per entrambi i piloti ogni giorno.
Programma interessante e preoccupante, per gli avversari, in quanto fa supporre che in ognuno dei tre giorni la W11 potrebbe essere un caleidoscopio di evoluzioni tecniche per cui i tecnici vogliono raccogliere dati ed impressioni da entrambi i piloti.
La Ferrari invece solo nella giornata odierna, salvo evoluzioni, metterà in pista entrambi i piloti, Vettel al primo semaforo verde della giornata e Leclerc a quello pomeridiano. Poi, a seguire, due giornate piene per ognuno con Leclerc in conclusione.
Un programma che fa ipotizzare per oggi la ricerca “evolutiva” delle prestazioni, sulla monoposto SF1000 che dovrebbe avere una serie di modifiche abbastanza sostanziali, con i giudizi dei due piloti per poi andare a lavorare, si dice almeno 2 simulazioni di G.P. al giorno e prove di qualifica, vedendo concentrato un pilota in pista e l’altro ai box, con collegamento radio in cuffia, per essere perfettamente a conoscenza della evoluzione nel lavoro ed eventualmente dare supporto non solo morale.
Ipotizziamo, che almeno in questa fase del lavoro comprensivo anche delle prime gare della stagione, Mattia Binotto abbia stabilito un programma comportamentale tra i due piloti avendo come obiettivo la massima accelerazione nello sviluppo e nella accelerazione di messa a punto in pista per la monoposto per poi cercare di riportare a Maranello almeno il titolo costruttori.
In questa fase del programma corse sembra poi essere inserito il futuro per un eventuale rinnovo del contratto con Sebastian Vettel, che sembra essere non solo legato ai risultati ,a anche a quello che decideranno di fare Hamilton e Mercedes.
La prima parte del programma di linea verde della Ferrari è già stata tracciata con il contratto pluriennale siglato con Leclerc, ora si deve completare al “quadratura” del cerchio, proprio in funzione dei risultati tenendo ben presente che nel prossimo anno l’evoluzione tecnica delle monoposto deve fare base con la necessità della maggiore esperienza possibile dei piloti