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Presentazione Ferrari a Reggio Emilia. Le braci ardenti di Modena questa volta non ci si deve accontentare delle parole

Il fuoco cova sotto la cenere ed i mugugni che sono emersi e continuano a moltiplicarsi, per la decisione dal Ferrari di preferire Reggio Emilia a Modena per la presentazione della propria monoposto da utilizzare nel prossimo campionato di F1.

Si cerca di scoprire il vero perché, visto che le opportunità in merito erano veramente un caleidoscopio. Tutto dipende se quello che si è letto per le dichiarazioni delle parti hanno una concreta parvenza di veridicità o devono servire per giustificare altre segrete cose. Molto materiali.

La ricerca della verità diciamo che non è spasmodica ma sulla cosa non ci si passerà sopra a sentire in particolare gli appassionati che chiedono delle risposte ben precise dall’amministrazione e dalla Ferrari e non nella accozzaglia di distinguo sinora palesati.

La vera certezza è che a Modena la cosa non è stata assolutamente digerita e tutto ha la prerogativa di “colui che si siede sulla sponda del fiume per vedere passare il cadavere del vero responsabile.

La stessa risposta che viene interpretata, come molto piccata, in cui alla mancata presentazione della Ferrari in Sindaco vuole rispondere , quasi negli stessi giorni, con la conferenza stampa di presentazione del Motor Valley Fest.

Veramente una quisquilia a fronte del successo economico e di immagine che ne ricava Reggio Emilia che nel prossimo mese potrà godere di una propria immagine proiettata nel mondo quando con il mondo dei motori non ha un bel nulla da vedere.

Oltre a questa apoteosi Reggiana sta passando inosservata quella che è la realtà dei fatti: Varano de Melegari, alias provincia di Parma, sta conquistando sempre più allori a livello internazionale nelle competizioni con i successi alla 24 ore di Daytona ed il prossimo ingresso nel progetto delle vetture impegnate nel più famoso dei campionati a Stelle e Strisce la Nascar ne è una risposta veramente concreta non parole parole.

Questo paesino, dotato anche di un autodromo dove si sviluppano prototipi campionati e perenni corsi di guida sicura altamente qualificanti messi in cantiere dalla equipe di Andrea De Adamich, appare a tutti come la vera Capitale dell’automobilismo sportivo Italiano beffando in tutto e per tutto con centri studi ad altissimo livello, Modena dove le parole sono predominanti ai fatti.