Sembra che la galleria del vento della Ferrari abbia “diramato” agli altri reparti della GES un allerta arancione a fronte del perdurare di certi riscontri relativi all’aerodinamica espressa dal modello in scala della monoposto progetto 671.
I dati che sarebbero sinora stati recepiti non avrebbero una corrispondenza globale con quanto invece avrebbe dovuto emergere a fronte di quanto studiato e valutato al computer. I dati raccolti non avrebbero delle corrispondenze percentuali in incremento della tipologia di carico necessario che siano decisamente migliori a fronte del “consolidato” raccolto in stagione sulla SF90.
Sarebbe il muso della nuova monoposto che provocherebbe situazioni che non corrispondono a quanto è necessario, a seguire, sul resto della monoposto. I dati raccolti sono stati immessi nel computer del simulatore per far si che i piloti addetti allo sviluppo “dinamico” recepiscano queste sensazioni e siano in grado di dare le indicazioni necessarie.
Una scrematura dei dati cui partecipano anche Leclerc E Vettel, sia pure solo nel momento in cui i tecnici vogliono avere un “commento” ai vari stage di lavoro effettuati. Tra le cose cui si vuole avere risposta è come la monoposto consenta il possibile migliore sfruttamento del range di utilizzazione degli pneumatici,
Situazione che è stata più croce che delizia nella passata stagione agonistica, dovendo, troppo spesso, utilizzare la prima parte del lavoro in pista per vedere e corregge la messa a punto strategica della SF90, arrivando così sempre un pò in affanno a fronte della messa a punto mirata per qualifica e gara.
Mentre una prima versione della monoposto 2020, quella da portare in pista al Monte Melò per i primi tre giorni di sviluppo, si sta concretizzando per consentire una raccolta di dati da confrontare con quanto, appunto, rilevato sinora in galleria del vento ed al simulatore, i tecnici stanno già studiando una “evoluzione” della specie, per poterla portare nel secondo trend di lavoro e poter quindi definire una base concreta con cui iniziare la stagione in Australia.
Il primo poker di gare della stagione dovrebbe essere basilare per definire il resto della configurazione e cercare di essere il più competitiva possibile per rincorrere almeno uno dei titoli iridati.
Questo allarme arancione sta preoccupando anche il settore motori perché lo stesso non può inserirsi al vertice del settore e contrastare il rendimento che si sente dire sia espresso dall’inedita unità della Mercedes, se il resto della monoposto non è in grado di rispondere a queste sollecitazioni.
Se infatti aerodinamica ed il resto della monoposto non sono al top, i motoristi non possono esprimere al massimo le rispettive capacità delle power-unit perché una maggiore potenza disponibile, ora si deve parlare di almeno oltre 1000cv, non farebbe altro che mettere ancora più in crisi il rendimento e la gestione della monoposto stessa.