Anche se trova una risposta concreta la presenza di una scocca in versione B, allestita anche con i relativi accessori, per quanto concerne il progetto 671, sembra che siano un pò troppi i tasselli che non si riescono a far combaciare tra CFD, galleria del vento ed il simulatore in versione Ragno.
A questo si devono affidare tecnici, piloti e sviluppatori per sviluppare questa fase del progetto, sino almeno dopo la prima sessione di prove sul circuito di Mont Melò a metà febbraio.
Il “ragno” è stato in pratica abbandonato per quanto concerne gli sviluppi che si sono limitati al minimo per concentrare tutte le forze sul nuovo simulatore cui spetterà in particolare il compito di sviluppare la monoposto 2021, forse progetto 672.
Una limitazione decisa anche in funzione degli impegni finanziari in essere che non possono, anche in Ferrari, andare oltre certi limiti. Vi è poi la concentrazione “psicologica” che deve essere all’inizio su due “staffe” ma che quanto prima non deve far perdere l’obiettivo primario: sviluppare la nuova struttura al massimo in modo che la sua potenzialità da sfruttare sia compresa sin dalle prime battute ferme restando le interpolazioni ovviamente necessarie.
Dai mormorii e confidenze, anche ad alto livello nella GES, la situazione tecnica, se si esclude la tranquillità, ma non troppa, per quanto concerne motore cui sarà abbinata una inedita versione rivista, corretta leggera e di ridotte dimensioni, sembra ancora valutata in sofferenza non solo nei confronti della Mercedes ma anche della Red Bull.
Tra i si dice, il pensiero “dilagante” valuterebbe ancora in un paio d’anni il tempo necessario per poter dire di iniziare la stagione e proseguirla al pari livello, nelle prestazioni tecniche, della Mercedes, poi vi saranno le differenze umane anche se alla base delle prestazioni vi sono le monoposto.
I piloti verranno dopo, nel saper sfruttare quanto disponibile per mettersi all’altezza di Hamilton che è l’attuale pietra di paragone.
Sintetizzando, fermo restando che la volontà della Ferrari è quella di spingere comunque al massimo sfruttando le capacità di entrambi i piloti, non si vogliono accendere inutili illusioni nella tifoseria ferrarista che ormai sono oltre 10 anni che mastica amaro.
Non è che però all’arrivo di Schumacher le cose siano andate subito al massimo e solo dopo parecchi anni è stato intrapreso un iter tecnico cui ha fatto seguito quella della Red Bull ed ora della Mercedes.