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Basta: che si controllino gli impianti di riscaldamento a legna e pellet, non solo le auto

I decreti, chiamiamoli tali, relativi alla riduzione delle emissioni nocive dell’aria prevedono una serie di provvedimenti restrittivi che dovrebbero coinvolgere anche quei cittadini che nelle loro abitazioni utilizzando per il riscaldamento dei prodotti che non siano il Gas naturale.

La morale è una sola: limitazioni nella libertà del traffico per coloro che vanno a lavorare e rappresentano l’asse portante delle entrate tributarie per consentire le eccessive spese dello Stato a partire da certi stipendi e pensioni.

Mai, dicasi mai, sentiamo dalle autorità competenti dei report in cui vengano elencati i numeri relativi ai controlli effettuati nei singoli appartamenti e quelli che sono risultati non rispondenti ai limiti imposti.

Oggi, sia appena dopo l’ora del pranzo e molto più tardi poco prima di sera, effettuando la solita passeggiata imposta per mantenere la mobilità a seguito di un grossolano ERRORE in UN INTERVENTO CHIRURGICO EFFETTUATO CON LA MASSIMA TECNOLOGIA A MODENA sul ciclopedonale tra V, le Moreali e Via Vignolese, era palese la percezione nell’aria per l’odore inconfondibile di una emissione, nell’aria, delle risultanze derivanti dalla combustione, in una delle abitazioni limitrofe, di legna in qualcuno dei camini presenti .

Non si è trattato di una cosa occasionale, evidentemente, ma una continuità di dispregio delle limitazioni esistenti, anti inquinamento, nel bruciare con continuità nell’arco della giornata, della legna forti della manifesta impossibili di controlli e di verifiche.

Stanti le tecnologie in essere, tramite un drone appositamente “Strumentato”, si potrebbe andare alla ricerca da quale dei camini presenti escono questi fumi inquinanti per sanzionarli in modo inesorabile.