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Autodromeide. La saga alla modenese degli autodromi


Stabilimento sportivo e per il tempo libero, questa è l’amena definizione che abbiamo trovato su internet per definire L’Autodromo di Modena in località Marzaglia.

Che un autodromo, o comunque una pista destinata in particolare ad essere utilizzata per le sgambate delle vetture, più o meno da competizione, sia pure senza che vi sia l’opportunità di effettuare gare vere e proprie, venga definito “stabilimento sportivo” non riesco a capire se è denigratorio o ridicolo o se chi lo ha definito in quel modo ha la conoscenza di quello che significhi la parola stabilimento.

Più “azzeccata” la definizione per il tempo libero per chi non è addetto ai lavori e che frequenta l’autodromo stesso per proprio diletto e per vedere lo svilupparsi delle vetture in pista.

Tra color che son sospesi esiste il progetto del suo prolungamento per creare quello che ormai è il must minimo ed indispensabile per una pista: avere un rettifilo lungo alme o 1000 metri con curve d’accesso e d’uscita che possano essere percorse a velocità molto prossime ai 200 km/h.

La sola notizia ha scatenato il solito putiferio del passato e per calmare le acque bisogna che prima venga realizzata l’unità alberghiera prevista e l’annesso ristorante e nella stessa vengano chiamate a lavorare abitanti di Marzaglia e dintorni.

Altro impianto che sembra essere rientrato nella saga degli autodromi del modenese è la Pista di Fiorano. l’attuale struttura non corrisponde più alle necessità tecniche e regolamentari richieste per l’omologazione prima e la delibera di controllo per la costruzione poi, per le vetture che sono omologate a circolare con possibili velocità massime oltre i 300 km/h.

Parallelamente i terreni attualmente occupati sono destinati a sopportare un ulteriore sviluppo del settore industriale ed anche del reparto corse che non possono essere demoralizzati e che non hanno più molti spazi di sviluppo nella zona industriale ad est della statale giardini.

Dove realizzare la nuova pista che deve aver un rettifilo in piano assoluto della lunghezza i almeno 1.200 metri al netto dei raccordi di inizio e fine? Questa è la domanda cui dare risposta e quando la risposta potrà essere concreta.

Nella zona a nord ovest dell’attuale pista sembra non vi siano dei terreni liberi che possano essere ristrutturati all’uopo, Si sta facendo una panoramica a 360° per far sì che il VIA, Verifica Impatto Ambientale, risulti favorevole e a debita distanza non vi siano sedi abitative che possono essere disturbate dai rumori, visto che la stessa pista dovrà ospitare gli sviluppi agonistici delle Gran Turismo che hanno un limite di rumorosità agli scarichi prossimo ai 120 decibel se la struttura viene realizzata per essere omologata in tale direzione.