Negli ultimi giorni si sta perpetrando una strage continua che ha due denominatori comuni: guidatori che si pongono al volante in stato di alterazione psicofisica, pedoni che sono vittime di questi tragici eventi. In entrambi i casi si pone la necessità di una rieducazione, in particolare ai pedoni che si reputano al di sopra delle regole emanate dal codice.
IL primo stato è veramente deprecabile ma purtroppo bisogna andare ad analizzare una parte di queste situazioni in cui i pedoni sono convinti di essere sempre e solo dalla parte della ragione mentre spesso hanno un comportamento sulla pubblica strada che non è consono con quanto previsto dal codice della strada.
Il primo indisciplinato sono io, in un incrocio vicino a casa passo quando il segnale per i pedoni è rosso e non passano vetture in svolta dopo aver individuato come funziona la progressione nella programmazione semaforica per avere più tempo per attraversare in quanto, il tempo previsto per la lanterna verde mi consente, con le stampelle, di arrivare si e no ai 3/4 dell’attraversamento necessario per superare l’intera larghezza della strada.
Consapevole di quello che faccio presto la massima attenzione ma questo non giustifica il mio comportamento fatto salvo che l’interpretazione temporale del funzionamento dei semafori sarebbe molta da rivedere, specialmente dopo una certa ora alla sera per evitare ti tenere ferme sulle strade principali le vetture a fronte della mancata immissione e transito dalle strade laterali.
Macchine tenute ferme che inquinano quando di botte il traffico minore dovrebbe favorire lo smaltimento degli inquinanti.
Ma ritorniamo ai pedoni. Il codice ella strada prevede come gli stessi si devono comportare lungo le strade prive di marciapiedi e all’esterno delle città specialmente e tali strade non sono illuminate. Giubbetto catarifrangente a parte il pedone deve percorrere la strada dalla parte opposta, parte sinistra, rispetto alla propria direzione in modo da trovarsi con le macchine che arrivano di fronte.
Situazione che non garantisce l’incolumità al 100% ma consente, se si presta la dovuta attenzione, di evitare l’investimento buttandosi a lato della strada. Camminare sulla destra non consente invece di individuare se un guidatore ha individuato l’ostacolo e può cercare di evitarlo.
Non parliamo poi se i pedoni camminano affiancati, ed ammesso che anche loro non siano in situazioni di alterazioni psicofisica o stiano telefonando.
Parlando di guidatori sobri si consiglia pertanto di dare un colpetto di clacson in modo che il pedone sia avvisato della presenza di una vettura, situazione che è d’obbligo se si guida una vettura elettrica.
Per cercare di salvaguardarsi, in particolare per gli automobilisti sobri, è molto importante munirsi di una telecamera che registri tutto quanto avviene mentre si viaggia sulla strada.
Le immagini non possono dar luogo alle interpretazioni delle testimonianze che sono per forza discordanti ed emozionali. E’ ovvio che sono utili le immagini se ci si trova dalla parte della ragione o comunque dalla parte di un comportamento corretto.
Invece di parlare e scrivere un pò sui generis sarebbe opportuno che venissero messi in cantiere dei significativi incontri conoscitivi per garantire al massimo sia i pedoni ma anche gli automobilisti.
Investire una persona, specialmente se si è avuto un comportamento quanto più corretto possibile, è comunque destabilizzante dal punto di vista psicologico.