Categorie
Senza categoria

Ferrari: almeno un mondiale di F1 nel 2020, è un obbligo tassativo.

La Ferrari deve “assolutamente” vincere il titolo iridato costruttori il prossimo anno. Il programma “attuativo” è iniziato da tempo, a partire dalle infrastrutture necessarie.

Tra queste il simulatore di guida, indispensabile per “addestrare” i piloti e per fornire ai tecnici le indicazioni necessarie per allestire la versione “pista” della monoposto si a partire dal progetto di base per andare poi a seguire gli aggiornamenti gara per gara.

In questi ultimi 10 anni di “digiuni” vi è stato un motivo cardine su cui ci si è trovati a ruotare: la differenza tra di dati strumentali, galleria del vento, cfd e simulatore appunto.

Non solo, vi sono stati anche dei problemi tra l’interazione del pilota dedicato, solitamente ex F1, e quello che è avveniva in pista. L’arcano è stato scoperto quando a metà estate uno dei piloti con il “patentino”- permesso di utilizzare il simulatore, è stato mandato in pista a Barcellona durante i test programmati, al posto dei piloti ufficiali di cui era stata conclamata la presenza.

Una prova verità che ha dato “fuoco” alle polveri nell’analisi dei dati ed ha aperto le porte ad uno sviluppo della monoposto SF90 che ha mostrato, dopo poco, una competitività insospettata e tale da mettere in allarme Mercedes.

Allarme tale da far si che Toto Wolff presentasse richiesta e progetto per un ammontare di 20 milioni per l’ultimo sviluppo della W10 che si è dimostrato vincente, per non dire dominante.

Quello che è strano è che l’analogo simulatore, oggi presente Ferrari, è utilizzato dalla Dallara a Varano de Melegari , ed è in grado di dare punti e sviluppi che risultano vincenti in un ampio raggio di progetti, che spaziano dalle monoposto alle vetture a ruote coperte.

A questa nuova struttura spetta l’incombenza di dare ai tecnici le informazioni necessarie per definire ben due progetti nel settore della F1: quello della monoposto di oggi, 2020, e quella del 2021, quando le regole della F1 subiranno una serie di evoluzioni e sviluppi in grado di mettere a dura prova le capacità dei tecnici, dopo che gli stessi hanno dovuto cedere al radicale cambio tecnologico per quanto concerne la tipologia dei pneumatici da utilizzare, dopo anni di assoluta resistenza, in particolare Oltre Manica.