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Attenti all’ARANCIONE è quello dei cavi con maggior pericolo di folgorazione

Prima di intervenire su un’auto incidentata bisogna fare molta attenzione. Bisogna verificare se è una vettura con il solo motore endotermico o se è una delle più moderne versioni elettrificate od elettriche.

Gia questa percezione deve mettere in allerta non solo per non effettuare degli interventi che possono avere delle conseguenze, anche molto gravi, ma anche per come dare una prima spiegazione dei fatti e dello status quando si chiamano i soccorsi.

In particolare il 118, così la centrale operativa sa quale è la tipologia di mezzi da inviare e come questi sono strutturati con il materiale necessario per effettuare gli interventi in assoluta sicurezza.

Una cosa basilare è quella di cercare di evitare di muovere il mezzo. In queste situazioni infatti, anche se tutti gli apparati di sicurezza sono scattati e le parti di accumulo di energia ( batterie o i più potenti condensatori) risultano essere disconnesse, il movimento delle ruote, in particolare quelle che sono collegate con i motori elettrici diventano dei generatori d’energia elettrica e quindi possono dare scosse di varia entità.

Questo discorso è di norma finalizzato all’intervento dei carri attrezzi ma potrebbe interessare anche quei volonterosi che si possono così esporre a gravi rischi.

La cosa più importante e basilare è quella di non toccare o tentare di tranciare i cavi contraddistinti dal colore ARANCIONE. Sono quelli più pericolosi, come hanno spiegato al convegno dell’Ausl, in quanto sono quelli che hanno un carico di corrente ad alto voltaggio, si può arrivare anche 1000 volt, e solitamente sono collegati direttamente tra la spina per la ricarica, gli accumulatori di energia ed i motori elettrici che, ricordiamo, in rilascio diventano generatori per il recupero della stessa.

Di norma questi cavi, oltre ad essere molto “appariscenti” , sia la colorazione citata, ripetiamo ARANCIONE e le loro dimensioni, sono posizionati in quelle che sono considerate essere delle zone di sicurezza per le vetture stesse, le parti più interne, e comunque più protette in caso di incidente.