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G.P. del Brasile No comment sulla Ferrari super Verstappen

Max Verstappen ha messo in fila tutti i suoi avversari dalla pole, all’inizio gara, sino allo sventolare della bandiera a scacchi. Non si è fatto tradire dalla tensione di essere braccato da avversari “famelici” che sono rimasti, anzi, si sono sdentati tra di loro in situazioni che hanno un solo commento “NO COMMENT”. Per lui vincitore oggi la garanzia quasi assoluta di essere terzo nella classifica finale piloti.

Situazioni che lasciano allibiti anche perché non vi era assolutamente da mettere in gioco, in assoluto, in quanto tutto è già stato deciso da tempo per i titoli iridati. Situazioni strane, pertanto, che stanno ad indicare situazioni psicologiche di alta tensione sia per il campione del mondo ma ancora più preoccupante, per il futuro, in casa Ferrari.

Per tutti i piloti interessati vi sono state le convocazioni da parte dei commissari sportivi che hanno ravvisato la necessità di mettere in chiaro le situazioni in essere per evitare che vi siano degli strascichi per la prossima gara o peggio ancora per l’inizio della prossima stagione, anche se il tempo rimanente all’inizio della prossima stagione è sufficiente per mettere in chiaro le cose e stemperarle.

Hamilton ha ammesso le proprie colpe, in casa Ferrari è decisamente chiaro che la convivenza tra Vettel e Leclerc è arrivata al capolinea e bisogna chiarire le aspettative future, compresa la necessità di una gestione più puntuale da parte di chi al muretto dei box deve dimostrare di saper prendere delle decisioni che regolino la volontà di ottenere un risultato finale. Anche se certe decisioni difficili o “lente” ci portano al ricordo dell’Imola 1982 e delle successive tragiche conseguenze.

Questa situazione non può far altro che l’essere la gioia dei terzi che traggono vantaggio dal proverbio “tra i due litiganti è il terzo che gode”.

In Brasile si è avuta poi la conferma, ovvia per chi ha un’esperienza di F.1, che quando si parte dalla seconda casella sullo schieramento di partenza si ha un deciso handicap nei confronti, non solo di chi è in pole, ma anche su chi parte dalla terza casella ed ha la parte pulita della pista e maggiore grip.

Una gara da dimenticare alla Ges ma nello stesso tempo da essere presa come cardine per il futuro.