Max Verstappen non ha rallentato, quando ha visto la monoposto di Bottas distrutta, ben sapendo di correre un grosso rischio: venire penalizzato. Ha giocato ” sporco” ed il primo risultato è quello di essere in pole davanti alle Ferrari.
Charles Leclerc è a 2″ abbondanti e partirà al suo fianco mentre Sebastian Vettel è a 4/10 in seconda fila e parte dalla stessa parte gommata in cui si trova l’olandese mentre i 4a posizione, alle spalle di Leclerc, con un ritardo di quasi 5/10 c’è Lewis Hamilton che deve solo aspettare il fine gara per essere proclamato iridato per la 6a volta consecutiva.
Visti i precedenti tra l’olandese ed i piloti Ferrari, non vi sarebbe molto da meravigliarsi se alla prima curva il campione del mondo arrivasse in testa e si involasse, con gli altri tre incomodi in forte difficoltà per non dire fuori dai vertici della classifica finale.
Nel è tutto, l’attore non protagonista è Valtteri Bottas che nella seconda e decisiva sessione di qualifiche si è schiantato con la propria vettura ed ha costretto tutti a rallentare, tranne Verstappen, come previsto dal regolamento sportivo quando vi è un incidente e tutti i commissari prossimo all’uscita sventolano le bandiere gialle.
Le prestazioni della Ferrari hanno in pratica confermato che sulla SF90 i tecnici di Maranello non devono essere intervenuti per rimetterla in “regola” come richiesta da tutta la concorrenza della F, messa sul chi vive da una “spifferata” velenosa, diretta o indiretta.
E’ ovvio che mentre in Italia si dorme, in Messico la giornata sarà molto frenetica nella zona della direzione corsa e nell’ufficio dei commissari sportivi potrebbero essere prese delle decisioni probanti a tutto favore della Ferrari che così potrebbe avere un paio di monoposto in prima fila e quindi trovarsi nell’opportunità di ottenere una importante doppietta.
Molto importante sarà la scelta delle strategie relative al progressivo utilizzo delle gomme in funzione delle temperature ed anche del progressivo consumo del carburante con alleggerimento della monoposto ad oltre 2000 metri d’altezza con un aria tanto “rarefatta”da essere stata ripetutamente scelta per stabilire alcuni record di ciclismo ed atletica