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La viabilità è disastrosa e senza controlli o quasi nonché con segnaletica arcaica

Ieri per poter effettuare delle analisi strumentali entro tempistiche decenti 2 mesi,sono dovuto andare sino a Medolla, lungo la SS12, e recarmi presso uno studio monegasco, sì di nazionalità di una società del principato di Monaco come proprietà con tanto di foto dei principi, come quasi di legge in tutte le strutture del principato.

Mi si sono rizzati i capelli analizzando la segnaletica verticale ed orizzontale, limiti di velocità e modalità del traffico che in effetti era tutto o quasi commerciale, ovvero di gente che si stava spostando per motivi di lavoro, ovvero la produzione per l’incremento del PIL e per mantenere le proprie famiglie.

State attenti a non prendere alla lettera il limite nell’affrontare le due curve a seguire se non volete avere un “incidente” assicurato. I 90 kmH è il limite massimo sulle strade come quella in foto.

Traffico esuberante che si muove in un dedalo di limiti di velocità che sai quando iniziano e non sa quando finiscono, salvo scoprire, in prossimità di una serie di curve pericolose, che oltre ad avvertire delle stesse si legge che la velocità deve essere limitata a 90 km/h, ovvero al massimo previsto per le strade extra urbane a doppio senso di circolazione sulla stessa carreggiata.

Una uscita di strada che sembra non aver avuto grosse conseguenze per gli occupanti. Ma segno evidente che il guidatore si sia trovato costretto ad evitare un frontale a fronte di un sorpasso proibito per la linea di mezzeria continua

In un rettifilo ho notato una vettura uscita di strada, oltre a quella lunga serie di sorpasso dove esiste la linea di mezzeria continua. Al ritorno in città un incidente con capottamento.

Un capotamento per un impatto in uno degli incroci cittadini segno evidente che chi non ha dato la precedenza è arrivato molto veloce

Alla fine parliamo di quelle che sono le condizioni di indisciplina dei ciclisti che impuniti usano il cellulare abbandonando il controllo del manubrio senza che i vigili urbani incrociando abbiano pensato di andare a multarlo.

cavalcavia della stazione un rider privo di luci

Non parliamo poi della serata, quando i rider pedalano privi di luci, e nella zona della rotonda tra prima e dopo il cavalcavia della stazione c’erano tutti i ciclisti privi di luci e nello stesso tempo con atteggiamenti di sfida agli automobilisti cercando di poter essere investiti o quasi per vedere di poter scucire soldi all’assicurazione.

Ciclista contromano dalle parti di P.le Natale bruni, per fortuna che aveva almeno la luce mentre chi lo seguiva non era assolutamente visibile

I controlli, purtroppo per carenza del personale, ma anche per la volontà politica di essere più interessati alle manifestazioni “pseudo culturali” della magnifica arte culinaria nostrana.