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Suzuka tra i tre litiganti il quarto gode: vince Bottas

Mercedes campione del mondo costruttori per la sesta volta consecutiva mentre per quanto riguarda il titolo piloti bisogna attendere il G.P. del Messico.

Una cosa è certa tra i due litiganti in casa Ferrari e Lewis Hamilton condannato da una strategia sbagliata, hanno premiato chi non ha sbagliato, anzi, ha messo in evidenza di saper sfruttare in modo freddo e determinato l’opportunità vincente al pronti via.

Pronti via in cui ha letteralmente sverniciato l’accoppiata Ferrari che si era aggiudicata le qualifiche della mattinata in un inedito programma di gare in cui il vero padrone è stato il tifone che si è abbattuto sulla zona di Tokjo e Suzuka nella giornata di sabato.

Una prova inattesa, per il futuro, onde ridurre a sole due giornate piene la trasferta per un Gran Premio? Viste come sono andate le qualifiche e la gara la situazione potrebbe essere positiva e da mettere in atto dal 2021, quando tutto cambierà nella F.1.

Contrari ovviamente i gestori dei circuiti che, così facendo, vedranno ridursi drasticamente le opportunità degli introiti per la presenza del pubblico al venerdì senza peraltro vedersi ridotte le royalties da pagare per ogni gara.

Con le qualifiche nella mattinata della domenica, che arrivano a sostituire quello che un tempo era il warm up, la giornata diventa molto più interessante.

Ma torniamo alla gara: le Ferrari entrambi i piloti hanno sbagliato la partenza hanno vanificato quelle che erano state le astute risultanze delle qualifiche. Astuzie che non hanno corrisposto nell’atto pratico e buon per Vettel che i giudici di gara abbiano soprasseduto alla sua leggera partenza anticipata.

Magnifico Bottas che ha messo tutti in fila ed alla fine in Mercedes lo hanno gratificato fermando per un terzo pit stop Hamilton convinti che, con le gomme fresche e più tenere, potesse agevolmente, almeno, riprendersi la seconda posizione, un contentino, che gli è stata preclusa da un Vettel che ha messo in pista una serrata aggressività che evidentemente gli è stata concessa da una SF90 che oggi a fine stagione ha raggiunto lo standard prestazione che sarebbe stato d’obbligo avere già dall’inizio stagione.

Se Vettel ha sbagliato, ancora peggio ha combinato Charles Leclerc. Il monegasco ha commesso un errore in partenza e già alla seconda “virata” ha compromesso la sua gara e quella di Verstappen, poi ritirato e veramente fuori da ogni grazie, su cui si è “appoggiato” a causa di un evidente e quasi incontrollabile sottosterzo.

Poi quando tutto era solo platonico, ha inanellato furiosi giri veloce che lo hanno fatto risalire in 6a posizione, attardato ad 1 giro, superando, solo però, delle monoposto delle squadre B presenti sullo schieramento della F.1.