Basta camminare per strada per accorgersi che le dichiarazioni relative alla mobilità del futuro PUMS contrastino in modo stridente con quello che viene fatto quotidianamente quando si realizzano delle nuove strutture che restringono lo spazio per le automobili e nello stesso tempo non sono assolutamente utili per i ciclisti, ed in particolare per quanto riguarda i pedoni, non parliamo poi di quelli che sono portatori di handicap a tutti i livelli.

La foto ci sembra molto esplicativa di come le cose non siano fatte con concretezza per ottenere quelle finalità delle parole sbandierate la loro realizzazione. C’è un vero mare di distanza tra i politici che “legiferano” e decidono di far progettare e quello che viene realizzato in quanto vi sono delle situazioni in essere su cui non si interviene per modificare l’esistente per completare compiutamente l’innovazione.
Per non parlare poi del trasporto pubblico cui si vuole dare l’asse portante del trasporto. Fermate che non hanno pensiline, Fermate in posizioni a dir poco pericolose ed altrettante in posizioni che non hanno la ben che minima ragione d’essere, nel nulla.

Poi ribadiamo, sarà perché devo condividere con un grosso problema di Handicap causato da un intervento chirurgico effettuato utilizzando la massima tecnologia disponibile a Modena e dintorni , ma vi dico chiaramente che se salire su uno degli atti autobus è difficile perché bisogna da prima scendere dalla eventuale piazzola esistente era poi salire su una piattaforma ad almeno 20-30 com. dal terreno. Molto più complicato e per certi aspetti abbastanza rischioso, per possibile caduta, è scendere dagli autobus stessi

Unico posto dove salita e discesa sono facilitate è nell’isola pedonale salvagente presente in un Hub di scambio di molte linee urbane ed extra urbane di fronte al Teatro Storchi.