Fra Mattia Binotto, team Manager della Ferrari, deve essere un ottimo catechizzatore in questo ore che precedono il G.P. di Singapore. Nessuno da convertire al mito Ferrari, quasi una religione sia pure pagana, ma chiarire perfettamente ad entrambi i piloti la situazione in essere sullo schieramento di partenza facendo tesoro di quanto successo in una situazione analoga nel 2017 dove SV#5 ( acronimo di Sebastian Vettel). continuo a perdere la rincorsa al titolo iridato

Situazione che ha portato, allora, entrambi i piloti Ferrari, fortemente “stuzzicati” da Max Verstappen, ad eliminarsi a vicenda a tutto favore di HLM#44 (acronimo di Hammer Lewis Hamilton) che prese così il volo verso il suo quarto titolo iridato consecutivo mentre non era nella migliore posizione sullo schieramento a tutto favore dell’accoppiata Ferrari.
Oggi la situazione è analoga solo in parte, anche perché la rincorsa al titolo iridato, per entrambi i piloti della Ferrari, è veramente utopistica, fermo restando che i miracoli possono sempre avverarsi e la vera disputa è tutta interna per il giovane astro nascente e illuso compagno alla ricerca del proprio riscatto morale.

Una partenza decisiva per riaccendere i sogni, nella notte di Singapore, senza farli svanire prima che arrivi l’alba. Molto può dipendere ancora dal comportamento del caposquadra in Red Bull che parte a fianco di SV#5 cui paga però 8 metri di svantaggio.
SV#5 non può permettersi di essere superato al pronti via e trovarsi in 4a posizione. Se su questo tracciato i sorpassi sono difficili quelle di Max Verstappen lo è ancora di più perché il pilota olandese, quando vede rosso eh…… ne combina sempre una.
Oltre a questa difesa, deve cogliere l’occasione per cercare di superare subito HLM#44 per diventare l’ombra di CL#16 ( acronimo di Charles Leclerc ) e giocarsi la vittoria a suon di giri veloci, di rispetto dei pneumatici e di strategie di gara vincenti che devono essere rielaborate dalle rispettive squadra.
Da non sottovalutare che su questo tracciato il consumo di carburante è stimato come prossimo al massimo dello stesso che è possibile immettere nel serbatoio, 110kg. Sembra che il margine sia di 1-2 litri al massimo per non dover ricorrere a delle fasi di gara che siano “risparmiose” nell’utilizzo della potenza massima disponibile.

Parallelamente bisogna stare molto attenti ad una cosa: non esagerare sul livello di raffreddamento del carburante stesso, prima di immetterlo nel serbatoio per aver il massimo di quanto consentito. La Fia ha già beccato alcune squadre con le mani nella marmellata per cui i controlli durante il riempimento dei serbatoi stesso, nei momenti ante gara, sarà ferreo.
Mattia Binotto deve pretendere la massima collaborazione, a partire dallo spegnimento delle luci rosse e per le fasi successive della gara, da entrambi i piloti. Stesso dicasi da quelle che possono essere le scelte tecniche relative alle strategie di gara, in cui di certo, è una tradizione ma non un obbligo, vi sarà l’ingresso in pista della Safaty Car.

A comporre questo trittico di assi portanti della gara in casa Ferrari vi è poi il comportamento dei “Diavoli Rossi” impegnati nei rispettivi Pit Stop. A seguire ed in conclusione che vinca il migliore, purché sia un pilota rosso Ferrari ad occupare i primi due gradini del podio.