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A Monza importanti decisioni da parte di Mattia Binotto 40 anni dopo l’accordo Scheckter Villeneuve per il primo titolo iridato del dopo Lauda

Il grande entusiasmo nato dalla vittoria di Charles Leclerc sul circuito di Spa ed il perdurare dei problemi nella gestione delle gomme sulla “lina” la SF90 di Sebastian Vettel ha acceso una situazione decisamente calda a Maranello e dintorni.

Nel dopo corsa in Belgio si sono palesate due situazioni decisamente lapalissiane sul quelle che sono le problematiche in essere in queste ore nella gestione di quanto successo e per quello che dovrebbe e potrebbe succedere in quel di Monza.

Sebastian Vettel si è emarginato, o è stato emarginato, nella foto di gruppo diramata dalla Ferrari per festeggiare la prima vittoria del pilota monegasco che riconosce l’importanza dell’auto che è stato messo in atto da Verttel, sia pure su suggerimento della squadra.

Parallelamente non era presente al tradizionale incontro nel dopo corsa all’interno dell’Hospitality con la stampa. E’ stato giustificato: per un precedente impegno che vorremmo sapere se sarebbe stato tale anche in caso di vittoria.

Se si vogliono calmare le acque sarebbe bene che venisse effettuato un incontro a tre a Maranello per chiarire immediatamente la situazione in essere qualora anche a Monza la SF90 apparisse così competitiva e superiore a fronte delle W10 come sembra ammettere lo stesso Toto Wolff

Il manager tedesco potrebbe interpretare favorevolmente un dominio Ferrari sul tracciato di casa in caso del doppio anniversario della ricorrenza dei 90 anni della Scuderia e del tracciato, fermo restando l’interesse che porterebbe alla F1 un altro dominio della rossa domenica prossima, senza inficiare più di tanto la rincorsa al doppio titolo.

Ammesso che possa esistere un “tale volontà da parte della Stella a tre punte” ora spetta a Mattia Binotto trovare la soluzione per appianare le cose a favore del pilota tedesco, ricordando che ricorrono i 40 anni dalla vittoria al titolo di Jody Scheckter che ebbe proprio sullo stesso tracciato come scudiero Gilles Villeneuve, all’epoca più veloce ma lontano dalla rincorsa al titolo.