Nella calda estate modenese corrono voci sempre più insistenti che la Pista di Marzaglia sia destinata a diventare, in breve, un vero autodromo.
Non solo allungamento di oltre 2 chilometri per avere un tratto molto veloce opportunamente raccordato da un paio di curve tornanti che sarà possibile percorrere a velocità molto elevate, sfruttando l’utilizzo del terreno già a disposizione dell’ adiacente Aeroporto e comunque al di fuori dell’area aeroportuale, sottoposta a vincoli specifici .
Nella completezza del tracciato, con la sua parte mista, la pista dovrebbe essere supportata anche per le necessità di effettuare prove di handling con differenti condizioni di asfalto con un impianto di irrigazione e tracciati specifici.
Il progetto non sarebbe solo abbozzato, ma avrebbe già ottenuto i placet politici e tecnici necessari sia a livello regionale a livello locale, Comune Di Modena, avendo superato tutti gli iter prescritti per le autorizzazioni a procedere.
Entrambi gli enti appoggerebbero appieno questa nuova impresa, sembra anche dal punto di vista economico, da inserire all’interno del concetto di Motor Valley dove sono già 3 gli autodromi agonisticamente utilizzabili a livello internazionale.
Nel progetto sarebbe anche inserito il mantenimento, la cura e la riqualificazione delle due aree verdi protette che ne sono adiacenti ed ora pressoché abbandonate.
Alla ripresa delle attività, tra la metà e la fine di settembre, dovrebbe essere definito anche l’aspetto relativo alla proprietà della nuova struttura.
Livio Grassi potrebbe passare di mano e sembra vi siano almeno un paio di cordate che possano essere interessate ad accollarsi l’aspetto di progettazione esecutiva, realizzazione e gestionale per il futuro.
Nel nuovo progetto potrebbe essere anche interessato uno dei costruttori locali in modo da avere a chilometro zero un utile strumento di lavoro.
Facendo delle ipotesi si potrebbe parlare della Ferrari, la cui pista di Fiorano è limitata proprio nel settore della velocità massima, Maserati non ha una propria pista, Alfa Romeo, che ha Modena ha un centro studi molto avanzato, ma deve trasferirsi sino a Balocco che di sicuro, con la pista di Nardò che è di proprietà della Porsche, è la pista di sperimentazione più avanzata e completa per il settore automotive.
Ecco che pertanto si potrebbe ipotizzare che al progetto sarebbe interessata la Lamborghini di cui già da anni si parla della necessità e volontà di dotarsi di uno strumento di lavoro in prossimità dell’azienda, che è quella che oggi ha il maggior programma di sviluppo concreto con un notevole incremento anche del personale.
Sembra infatti che non sia stato accettato il progetto, di un paio di anni orsono, della Casa di Sant’agata Bolognese, che ipotizzava la realizzazione di una pista in grado di far superare, alle vetture, velocità medie molto elevate grazie ad un lungo anello interrato, per evitare un eventuale inquinamento acustico, al cui centro vi sarebbero dovute essere, a livello del terreno, altre tipologie di pista, la sede del nuovo Museo del Toro ed anche di un prestigioso albergo.
Nell’immagine recuperata, da una indicazione apparsa su internet si vede la bozza di quella dovrebbe essere la veste definitiva dell’Autodromo di Modena