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Ferrari pensiero: seconda e terza fila

I piloti della Scuderia Ferrari prenderanno il via rispettivamente dalla seconda e dalla terza fila dello schieramento nel 34° Gran Premio di Ungheria in programma domani alle 15.10 CET. Charles Leclerc ha ottenuto il quarto tempo in 1’15”043, mentre Sebastian è stato autore del quinto riscontro, ad appena 28 millesimi dal compagno di squadra.

Q1. Nella prima parte della qualifica il monegasco e il tedesco hanno passato il turno facilmente rispettivamente in 1’16”337 e 1’16”452, ma Charles nel suo secondo tentativo ha commesso un errore finendo contro le barriere all’esterno dell’ultima curva. Il pilota della SF90 numero 16 è riuscito a rientrare ai box dove i meccanici sono stati veloci a sostituire l’ala posteriore, danneggiata dall’urto contro le gomme di protezione, e a riparare altri piccoli danni riportati nell’urto.

Q2. Charles è stato dunque in condizione di tornare in pista regolarmente nella seconda fase della qualifica per la quale, al pari di Sebastian, ha montato gomme medie. Al primo tentativo Leclerc ha fermato i cronometri a 1’15”807 migliorandosi poi di 15 millesimi, fino a 1’15”792. A Sebastian, per andarsi a giocare le prime dieci posizioni dello schieramento, è invece stato sufficiente l’1’15”885 ottenuto al primo tentativo. Entrambi i piloti prenderanno dunque il via con pneumatici di mescola media.

Q3. Nei minuti decisivi sia Charles che Sebastian sono poi tornati alla mescola Soft per poter massimizzare la prestazione. Al primo tentativo il monegasco ha ottenuto 1’15”437, un riferimento battuto dal compagno in 1’15”346. A quel punto entrambi sono rientrati ai box per cambiare le gomme e rilanciarsi ancora una volta. Charles nel suo ultimo giro veloce ha limato quasi quattro decimi alla propria prestazione scendendo a 1’15”043, 28 millesimi meglio di Sebastian che ha ottenuto 1’15”071.

Charles Leclerc #16
“Da una parte sono contento del mio giro in Q3, dall’altra non posso essere soddisfatto per l’errore gratuito che ho commesso in Q1: farò in modo che episodi simili non si ripetano in futuro. In questo senso devo dire grazie alla squadra che mi ha messo in condizione di schierarmi regolarmente al via della fase successiva.
Nel complesso credo che oggi siamo riusciti a fare il massimo di quello che era nelle nostre possibilità, perché fino a questo momento non abbiamo mai trovato il grip ideale per essere pienamente competitivi. Per contro i nostri rivali sono molto forti, specialmente in curva, e credo che per noi quella di domani non sarà una gara facile”.

Sebastian Vettel #5
”La giornata di oggi è stata come ce la aspettavamo e ha confermato la fotografia emersa nelle ultime gare: la nostra vettura è molto performante sul dritto e non è la migliore nelle curve, e di conseguenza facciamo fatica a salvaguardare le gomme fino al termine del giro quando si tratta di cercare il tempo. Lo dimostra il fatto che siamo i più rapidi nel settore 1 e poi soffriamo nel resto del circuito.
La corsa sarà molto difficile proprio per la gestione degli pneumatici: in base alle caratteristiche della nostra vettura spero in temperature elevate, perché ci permetterebbero di provare a dare fastidio ai nostri avversari. Se non sarà così avremo una gara con un solo stop e meno chance per noi di poter dire la nostra. I sorpassi qui sono difficili, ma non impossibili. Vediamo cosa succede domani”.

Mattia Binotto Team Principal
“Il quarto e il quinto posto ottenuti oggi su questo tracciato non ci sorprendono: sapevamo di non essere favoriti considerato quello che è al momento il carico aerodinamico della nostra vettura.
Aspettavamo l’Ungheria per confermare i nostri progressi e il gap dai primi, minore di quanto ci si poteva aspettare, è in qualche modo incoraggiante. Oggi abbiamo quindi avuto la riprova che la direzione intrapresa nello sviluppo della SF90 è quella giusta.
Da parte sua Seb è stato autore di una qualifica regolare mentre quella di Charles è stata compromessa, anche se di poco, dall’incidente avvenuto nel Q1. Abbiamo sostituito l’ala posteriore ma sulla macchina sono rimaste delle parti danneggiate e forse anche lui ha perso un po’ di fiducia in quell’ultima curva.”