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Ferrari pensiero: Il team lavora compatto

L’Ungheria ha accolto la Scuderia Ferrari e i suoi piloti con temperature elevate e cielo sereno, anche se nei prossimi giorni potrebbe tornare la pioggia, uno degli elementi che ha caratterizzato la gara di Hockenheim di domenica scorsa. Come di consueto il giovedì è stato il giorno dedicato agli incontri con la stampa e con gli ingegneri. 

Track walk. La mattinata di Sebastian e Charles è iniziata con la consueta ricognizione della pista a piedi ed è poi proseguita con le prime riunioni preparatorie di una delle gare più impegnative della stagione sia per i piloti che per le vetture. I primi 90 minuti di prove libere sono in programma domani alle 11 CET, seguiti alle 15 dalla seconda ora e mezza.

Sebastian. Vettel è stato il primo a incontrare i giornalisti nel motorhome stampa del team. Con i media il tedesco ha parlato della competitività della SF90: “Credo che abbiamo fatto dei progressi nelle ultime gare. Non siamo ancora dove vorremmo essere perché non siamo ancora i più veloci in curva, ma credo che rispetto a qualche mese fa simo messi meglio. Il team lavora compatto, Mattia ci aiuta molto perché ci permette di lavorare con la serenità, la calma e la concentrazione necessaria. Credo che i prossimi due mesi diranno se abbiamo intrapreso la strada giusta. Questa pista sulla carta non è la più adatta alle caratteristiche della nostra vettura ma vediamo come vanno le cose quando iniziamo a girare”. Sebastian ha poi parlato del ruolo dei piloti nelle decisioni relative al futuro della Formula 1: “Credo che noi piloti siamo gli interlocutori ideali da considerare, perché ci interessa solo il bene della categoria nella quale gareggiamo, è quindi giusto che si parli anche con noi”.

Charles. A sedersi davanti a taccuini e telecamere è poi stato Leclerc che ha tracciato un bilancio a metà del suo primo campionato come pilota della Scuderia Ferrari: “Credo che fin qui sia stata una stagione positiva per quel che mi riguarda. Certo, ci sono stati un paio di momenti in cui avremmo potuto vincere e non ci siamo riusciti: penso al Bahrain, a Baku e anche a Hockenheim la settimana scorsa, ma nel complesso ritengo che ci sia stato un miglioramento progressivo dovuto al fatto che, gara dopo gara, ho conosciuto sempre meglio la squadra e la vettura. Credo di essere cresciuto molto nella gestione della qualifica, mentre dobbiamo migliorare ancora in gara”. Charles è poi passato a parlare del GP di Ungheria: “La pista mi piace, anche se probabilmente non è ideale per le caratteristiche della nostra vettura – ha detto – Va detto che nelle ultime gare siamo spesso stati molto competitivi, quindi vediamo cosa succederà quando metteremo le ruote in pista”.