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G.-P. di Germania dall’Avus all’attuale Hockenheimring

Il G.P. di Germania ha una storia molto lunga e si sono utilizzati ben 5 tracciati differenti che vanno dall’ Avus, Nurburgring in due versioni per arrivare all’attuale Hockenheim anch’esso in due versioni.

Il tracciato attuale è diventato famoso, a suo tempo, per la possibilità di raggiungere velocità molto elevate nei lunghi rettilinei che hanno creato non pochi problemi con decessi di alcuni piloti.

L’attuale configurazione è stata inaugurata nel 2002 eliminando due tratti molto veloci nel bosco che non è stato possibile rendere sicuri per la proibizione ad abbattere il numero necessario di alberi per allargare gli spazi laterali di sicurezza. Ne è risultata una pista che è più bilanciata e mista.

Per questo motivo sono stati nominati come pneumatici le “classi” C2, C3 e C4 che si possono interpretare rispettivamente com hard, medium e soft.

Facendo una disamina del circuito lo stesso presenta un mix interessante di curve e tratti molto veloci, Ai tratti da percorrere ad alta velocità si alternano altri molto lenti, la massima espressione è il complesso del Motodrom, piuttosto tecnico: il preferito dai tifosi che riempiono le tribune molto panoramiche.

Rispetto al tracciato conosciuto, quello dello scorso anno, non vi sono state delle modifiche alla propria caratteristica asfalto compreso, che presenta carichi e abrasione che vengono definiti di valutazione media. L’evoluzione del tracciato, molto utilizzato, nel corso del fine settimana è piuttosto bassa

Nel 2018 la pioggia ha stravolto le strategie. Lewis Hamilton su Mercedes ha vinto con una strategia a una sostai cui si sono alternati pneumatici soft-ultrasoft. Il penta campione del mondo è stato l’unico tra i primi sei piloti giunti al traguardo che hanno effettuato un solo pit stop. C’è stato anche un periodo di safety car, è una probabilità che storicamente è attorno al 50%. .

Il nuovo record assoluto sul giro di pista ad Hockenheim è stato ottenuto da Sebastian Vettel (Ferrari) nelle qualifiche del 2018, che dopo ha poi gettato al vento la vittoria certa con un uscita di strada all’ingresso del Motodromo il giro più veloce in gara e quindi assoluto, è ancora ad appannaggio di Kimi Raikkonen, su McLaren-Mercedes, che lo ha stabilito nel lontano 2004.