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L’uso quasi sconosciuto degli indicatori di direzione può costare 5 anni di sospensione patente

Tutti i casi in cui è necessario azionare gli indicatori di direzione

Tutti le chiamano Frecce ma il loro nome tecnico nel Codice della strada è  indicatori di direzione delle auto e ora anche per moto e scooter. Il loro utilizzo e come lo stesso deve avvenire rappresenta uno dei momenti di massima discussione nel rapporto tra utenti e forze dell’ordine e di disputa nei rapporti con le assicurazioni.

Di solito non vengono utilizzati o il loro utilizzo avviene in modo anomalo ed erroneo, sulle nostre strade, di recente è stata lanciata una campagna di sensibilizzazione: l’uso delle frecce, alias indicatori di direzione, sui veicoli a motore, non è una facoltà voluttuosa, ma un obbligo sancito dall’articolo 154 del Codice della Strada.

Indicare per tempo la direzione di svolta, significa rendere concrete le proprie volontà di cambiare la propria direzione di marcia a fronte di un andamento “rettilineo”. L’utilizzo corretto dell’indicatore di direzione è anche un gesto di civiltà che non costa niente ed è essenziale per la sicurezza.

Quando li si devono utilizzare? Quando si deve eseguire una manovra per immettersi nel flusso della circolazione, per cambiare direzione, per invertire il senso di marcia, per fare retromarcia ed immettersi in uno stallo di parcheggio, quando si intende voltare a destra o a sinistra, per andare ad impegnare un’altra strada, o per immettersi in un luogo non soggetto a pubblico passaggio,e per ultimo ma non ultimo quando si ha la necessità di fermarsi.

Nel tutto bisogna prevedere la certezza di assicurarsi di poter effettuare la manovra, il tutto senza creare pericolo o intralcio agli altri utenti presenti sulla strada, tenendo conto di posizione, distanza, direzione.

Ogni manovra deve essere  segnalata con il sufficiente anticipo.  L’utilizzo delle segnalazioni tramite gli indicatori luminosi di direzione devono essere continuative per tutta la durata della manovra e deve cessare non appena la manovra è stata completata. Con gli stessi dispositivi deve essere segnalata anche l’intenzione di rallentare per fermarsi.

Una delle situazioni che è quanto mai controversa è l’utilizzazione degli indicatori di direzione quando si affronta una rotatoria. Nel caso di una sola corsia, per senso di marcia, l’automobilista deve: tenersi vicino al margine destro della carreggiata durante l’immissione; azionare l’indicatore di direzione a destra nel caso intenda uscire alla prima uscita posta alla sua destra.

Se si continua e si accede alla rotatoria, non si deve azionare alcun indicatore di direzione. L’accensione dell’indicatore di destra deve avvenire non appena si sarà superata l’uscita che precede quella che si intende utilizzare. E’ una delle definizioni stabilite del Ministero dei Trasporti con circolare chiarificatrice, pubblicata il 22 marzo 2017.Chi non usa la freccia quando decide di cambiare corsia, multa prevista è di 41 euro.

Il mancato o erroneo utilizzo equivale anche ad una decurtazione di 2 punti-patente. Una decurtazione, come pure la sanzione sono di difficile applicazione. Quando però questa mancata e corretta segnalazione è all’origine di incidenti gravi, con lesioni stradali oltre 40 giorni, l’automobilista può essere accusato del reato di lesioni stradali. In questo caso scatta il ritiro della patente fino a 5 anni.