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Vacanze sicure a partire dalla preparazione della propria vettura e del guidatore

Il preparativi per preparare la vettura per le vacanze è un discorso che quest’anno si fa più complesso rispetto al passato in quanto sono molte le macchine che hanno subito danni “pesanti” a seguito della grandinata che ha colpito Modena e provincia.

La mitragliata climatica non solo ha colpito le carrozzerie ma anche i vetri ed i fanali. Quest’ultima specifica del danno crea un problema non da poco, da risolvere, in quanto la mancanza di fanali funzionanti oltre al fattore sicurezza, in particolare nella guida notturna, bisogna tenere presente che fa si che la vettura non corrisponda alle caratteristiche con cui il costruttore l’ha omologata e potrebbe essere oggetto, oltre alla sanzione ed alla decurtazione punti patente anche al sequestro del mezzo.

Ritorniamo alla normalità. La prima cosa da far controllare, a un professionista qualificato, è: i quattro pneumatici devono essere con lo stesso disegno del battistrada, il loro stato di salute relativo alla mancanza assoluta di danni alla spalla ed al battistrada.

Il loro consumo deve essere uniforme e lo spessore del battistrada deve essere decisamente superiore al limite minimo previsto dalla legge. La pressione deve essere, quella prescritta dal costruttore, su tutte e quattro i pneumatici con un controllo anche dell’esemplare di scorta, se c’è, nel bagagliaio

Per chi utilizza ancora i pneumatici invernali, se gli stessi hanno le caratteristiche tecniche equivalenti a quelli estivi, bisogna tenere presente che le maggiori sollecitazioni del viaggio dove il carico è al massimo e che il loro battistrada, con le temperature elevate ten de al surriscaldamento con conseguente allungamento degli spazi di frenata, ben oltre a quanto si può avere nelle stesse condizioni a fronte dei pneumatici estivi.

Altro controllo da far effettuare, questa volta dal meccanico di fiducia, è quello relativo allo stato di usura dei dischi freno, delle pastiglie nonché far verificare che nell’impianto idraulico non vi siano presenti delle bolle d’aria che andrebbero ad allungare gli spazi di frenata.

A tale proposito è bene ricordare che il primo “pompaggio” sul pedale del freno stesso deve essere pressante in modo che l’effetto frenante sia al massimo, prima che i dischi e le pastiglie si surriscaldino e quindi perdona parte dell’efficienza frenante.

Da non sottovalutare l’aspetto dell’impianto elettrico e della batteria che ha subito molte e lunghe sollecitazioni in una primavera negativa. Tenere presente che il carico della vettura può anche cambiare l’assetto della vettura e quindi i fari potrebbero variare la profondità di “penetrazione” sull’asfalto,

Sempre sul tema dell’impianto elettrico far controllare l’efficenza del tergicristallo, spazzole comprese, e la circolazione dell’aria tramite anche l’utilizzo del condizionatore che è indispensabile per rendere il più accettabile possibile lo status climatico all’interno dell’abitacolo in particolare per quanto riguarda la condizione psicofisica del guidatore, affinché lo stesso si affatichi il meno possibile.

Carburante: il consumo durante questa tipologia di trasferimenti, con la vettura a pieno carico, cresce di “parecchio” e non bisogna dare troppa attenzione a quello che segna la lancetta del livello e quindi azzardarsi a livello “zero” e quando ci si avvicina all’ultima tacca verso il basso è bene procedere al riempimento del serbatoio, anche per avere l’occasione di una sgranchita alle gambe ed alla posizione della schiena.

Nella sosta fare rifornimento d’acqua da tenere in abitacolo in sostituzione di quelle svuotate, da non gettare dal finestrino ma da “gettare” nelle pattumiere al rifornimento.

Parallelamente controllare che il guidatore o i guidatori, abbiano la patente di guida in corso di validità, che la vettura abbia superato la revisione periodica, che l’assicurazione sia in corso di validità.

Pronta la vettura, dopo i controlli succitati, studiare un posizionamento dei bagagli il più possibile all’interno del bagagliaio. Quindi nei giorni che precedono la partenza tutti i componenti “l’equipaggio” devono alimentarsi in modo adeguato garantendosi anche periodi di riposo notturni in modo da migliorare le proprie “prestazioni”, non velocistiche, ma di mantenere al massimo i livello di attenzione e dei tempi di reazione.