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Pneumatici sicuri: campagna di sicurezza sul loro uso. I dati sono molto preoccupanti. I controlli non hanno interessato l’Emilia Romagna

La Polizia Stradale, come ogni anno, ha effettuato dei controlli ad ampio raggio avente come riferimento il controllo dello stato dei pneumatici in accordo con Assogomma. I dati sono preoccupanti e non poco anche se quest’anno il controllo non ha interessato la nostra regione che di certo non può avere un animo “candido” se certe medie sono pòarametrabili a livello nazionale

L’equipaggiamento non omogeneo è stato pari al 4,5%. Per equipaggiamento non omogeneo si intende il montaggio di pneumatici di marche o modelli diversi sullo stesso asse, come pure l’impiego di 2 gomme estive generalmente sull’asse posteriore e due gomme invernali all’anteriore, sulla trazione. Quest’ultimo equipaggiamento è anche detto “misto”. Se nel primo caso si tratta di non conformità vietata e sanzionabile, nel secondo caso, quello dell’equipaggiamento misto, non vi è uno specifico divieto anche se può costituire un serio pericolo per la circolazione. E’ per queste ragioni che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti lo ha fortemente sconsigliato non potendo modificare una disciplina stabilita a livello europeo. 

Inoltre il 2,7% del campione fermato aveva pneumatici non conformi alla carta di circolazione, mentre il 3,3% è risultato con gomme non omologate e il 4,4% delle vetture indagate presentava poi pneumatici danneggiati visibilmente. 

I controlli di quest’anno hanno messo in luce anche un altro fenomeno rilevante, come l’utilizzo nei mesi estivi di un equipaggiamento invernale. Il 36% delle vetture fermate era infatti equipaggiato con pneumatici invernali di cui il 50% con sola marcatura M+S e il restante 50% marcato anche con il pittogramma alpino.

Se è vero che è consentito l’impiego di pneumatici invernali tutto l’anno, purché con le piene caratteristiche prestazionali riportate in carta di circolazione, è altrettanto vero che molti automobilisti equipaggiano le loro vetture con pneumatici invernali con codice di velocità inferiore. Questa abitudine è consentita per legge solo nel periodo freddo, compreso dal 15 ottobre al 15 maggio. Peraltro il Ministero si è chiaramente espresso consigliando l’utilizzo di pneumatici adatti al periodo stagionale e sconsigliando l’uso di pneumatici invernali nel periodo caldo. Non occorre essere dei tecnici per comprendere che equipaggiare la propria vettura per andare al mare con gomme invernali in estate sarebbe come andare in spiaggia con gli scarponi da montagna invece che con le infradito. 

A presentare i dati dei controlli, il Direttore di Assogomma Fabio Bertolotti che lancia l’allarme sullo stato degli pneumatici  “Rispetto al 2011 le non conformità relative ai soli pneumatici dei veicoli controllati sono aumentate sensibilmente. Infatti, a fronte di un veicolo trovato non conforme nel 2011, oggi se ne trovano due e mezzo. Il parco auto invecchia ogni anno mentre la corretta manutenzione diminuisce, con il risultato che dai controlli emerge che 1 auto su 5 ha problemi alle gomme. E’ necessario continuare a diffondere la cultura del pneumatico e questo compete a noi Associazioni della filiera, ma occorre anche effettuare contemporaneamente controlli sulle strade e agevolare le spese di manutenzione dei veicoli, come pure intervenire per il rinnovamento del parco circolante”.

Sul tema, il Direttore del Servizio Polizia Stradale Giovanni Busacca, osserva: “Grazie all’iniziativa Vacanze Sicure continuiamo a richiamare l’attenzione degli utenti sull’importanza di una attenta manutenzione del veicolo, pneumatici in primis, dal momento che viaggiare con pneumatici in perfetto stato di efficienza è una condizione fondamentale per sicurezza dei nostri spostamenti. Ogni aspetto che influisca sulla sicurezza stradale non va trascurato: guidare con pneumatici lisci, danneggiati, non conformi a quanto previsto dalla normativa, espone i conducenti ad un elevato rischio di incidente stradale e costituisce un gesto di irresponsabilità che si ripercuote negativamente su tutto il sistema della circolazione, di cui tutti siamo parte integrante. Il cedimento di un pneumatico o l’usura oltre il limite di legge del battistrada, infatti, possono causare incidenti stradali anche gravi. Il consiglio è quello di prestare sempre molta attenzione anche allo stato di salute degli pneumatici, soprattutto prima di intraprendere un lungo viaggio. Gli strumenti che la Polizia di Stato ha a disposizione per contrastare questa tendenza passano attraverso un impegno a 360 gradi nella prevenzione, nei controlli e nell’informazione, per promuovere un nuovo approccio culturale di legalità sulle strade.” 

Un aspetto che non può essere indagato dalla Polizia Stradale, ma che è particolarmente importante  durante i mesi estivi di gran caldo, è il controllo della pressione. Oltre il 50% degli automobilisti italiani viaggia con gomme sgonfie, alcune con pressioni pericolose.

L’asfalto bollente combinato con automobili sovraccariche ed una mancanza di pressione possono mettere a rischio l’integrità delle gomme della nostra auto fino a farle scoppiare. Il ripristino della corretta pressione di gonfiaggio va eseguito a freddo da un Rivenditore Specialista, cioè da un gommista, così da viaggiare in sicurezza ottimizzando i consumi di carburante: numerosi studi hanno dimostrato che chi viaggia con gomme sgonfie può consumare fino al 15% ed oltre in più. I corretti valori di pressione sono stabiliti dal costruttore del veicolo e devono quindi ricercati sul libretto di uso e manutenzione dello stesso e devono essere scrupolosamente rispettati. Tutti i consigli per una corretta manutenzione e per conoscere il pneumatico sono scaricabili dal sito 

2019 PARCO CIRCOLANTE E CAMPIONE INDAGATO

In Italia risultano immatricolati oltre 51 milioni di veicoli di cui 39 milioni sono vetture la cui età media è 11 anni e 8 mesi (fonte ACI). Il parco circolante del nostro Paese sta invecchiando significativamente: il 56% delle vetture ha oltre 10 anni di età, e il dato è in peggioramento dal 2014. Da considerare che il campione indagato quest’anno dalla Polizia Stradale è nettamente più giovane rispetto alla media del parco circolante nazionale in quanto è risultato essere di 7 anni e 11 mesi. Lo spaccato del campione evidenzia poi che il 40% delle vetture controllate avevano un’età fino a 4 anni, il 22% avevano un’età compresa tra i 4 e i 10 anni, mentre il 38% delle vetture controllate aveva oltre 10 anni di età. Le vetture controllate erano per il 39% con cilindrata inferiore a 1.400 cc, per il 51% con cilindrata superiore ai 1.400 cc e per il 10% erano SUV o fuoristrada.

I controlli sono stati effettuati su strade a una corsia (42,73%), autostrade (28,50%), strade a due corsie (25,19%) strade con più di 2 corsie (3,58%).

Gli automobilisti fermati erano per il 73% uomini e per il 27% donne di cui il 19% con età inferiore ai 30 anni, il 49% tra i 30 e i 50 e il 32% oltre i 50.

Le regioni indagate (Lazio, Marche, Piemonte, Puglia,Toscana, Umbria e Valle D’Aosta) hanno un parco vetture immatricolate di oltre 15 milioni di veicoli che rappresentano il 35% del circolante nazionale. Si caratterizzano per un volume di traffico importante sia dal punto di vista turistico sia commerciale. Le province indagate sono 37 e rappresentano un terzo del totale delle Province italiane.