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Signor Piero c’è da salvare prestigio ed onore della Ferrari

Piero Ferrari in quanto erede del mito di Enzo Ferrari, V.Presidente, nonché signor 10%, e John Elkann Presidente, erede di Gianni Agnelli, che nella Ferrari credeva molto, e socio di riferimento, hanno un imperativo che penso si quello che si aspettano la maggior parte degli appassionati in rosso: prendere le redini della situazione e se necessario accollarsi delle decisioni importanti sul futuro della Gestione Sportiva del Cavallino Rampante, sia a breve termine sia per l’impostazione del futuro, quello che andrà in scena dopo il campionato 2020.

In questo momento il settore F1 della casa di Maranello sta vivendo un momento molto critico sia sul piano tecnico sia su quello sportivo ed umano. In contraltare nelle competizioni in cui sono impegnate le vetture Gran Turismo le stesse vivono un momento di splendore (vittoria di classe nella ultima 24 ore di Le Mans) che ha anche un risvolto, non da poco: portare congrui introiti al PIL del Cavallino Rampante il cui valore delle azioni vola, per la commercializzazione delle vetture stesse, la loro evoluzione nell’arco dell’anno agonistico e per la gestione dei pezzi di ricambio necessari per la competitività in pista.

La criticità del momento trova in essere tre accoppiate perdenti, in simultanea: i fatti del Canada e relativa penalizzazione, la figuraccia rimediata nell’approccio al tentativo di revisione, quasi irriso dai commissari stessi, la mancata competitività della “Lina” ( la monoposto di Vettel), forse per la scarsa affidabilità oltre allo sviluppo dei tanti piccoli componenti portati in Francia che non sono risultati amalgamati tra di loro.

Per ultimo, ma non ultimo problema, è la situazione psico- fisica del pilota tedesco che trova difficile il recupero, dal grosso colpo morale subito l’anno passato nella sfida con Hamilton, per acquisire per primo il 5° titolo iridato in carriera, per la presenza di continue “delusioni” dovute ai latitanti risultati in pista che avrebbero dovuto riscattare da una parte e confermare dall’altra quanto avvenuto due settimane orsono.

Analizzati tutti i risvolti del “sistema”, specialmente quelli che non sono conosciuti dalla platea in Rosso che è quantificabile a livelli “enormi” se si pensa che sabato scorso a Maranello per la sola Notte Rossa sono arrivate ben 30.000 persone e che buona parte attende già, con ansia, la prossima edizione, per riportare prestigio morale e tecnico a livelli meno “deprimenti”

Dire che Enzo Ferrari, per quanto sta succedendo, si rivolta nella propria tomba di Famiglia nell’ edicola del cimitero di S.Cataldo potrebbe non essere sbagliato per chi lo ha conosciuto veramente e si è confrontato con lui per quasi 20 anni.

Quello che lo avrebbe fatto ribollire sarebbe stato il trovarsi alle corde, come in questo momento, senza avere l’opportunità di prendere delle decisioni forti e per certi aspetti ecclatanti come aveva abituato in passato.

Dare l’ordine di riportare le monoposto a Maranello, senza partecipare quindi alla gara, come è avvenuto a suo tempo, oggi non sarebbe stato possibile in quanto non sussistono i cardini su cui poggiare una decisione così dirompente, vista la debolezza mostrata a tutti i livelli, morale in particolare.

Trovarsi nella situazione di oggi lo avrebbe mandato su tutte le furie, fatto imbizzarrire e scalpitare. Solo la pacatezza e sapienza di Franco Gozzi, colui che si è definito alla destra del capo nel suo libro storico, avrebbe potuto gestire la situazione.

Il Signor Piero, come lo chiamano in Ferrari i dipendenti storici ora pensionati, deve saper trasferire la saggezza delle conoscenze di allora per i consigli del caso.

Le decisioni da prendere, interne, non possono attendere più di tanto visto che a dare una sorta di appoggio morale vi è anche chi rappresenta il dopo Niki, ammesso che ciò sia possibile appieno, in Mercedes, Toto Wolff che ha un grosso vantaggio nel gestire la propria situazione del momento: essere dominate.

Wolff è consapevole che una ripresa di competitività e di risultati della Ferrari è quanto mai necessaria alla F1 per continuare a fare il pieno nelle tribune ma sopra tutto fare il pieno dei telespettatori da casa.